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Fincantieri, Rixi: “No alla svendita del bacino di carenaggio del Muggiano” In evidenza

«Che l'abolizione delle Province voluta dal Pd e ratificata dal governo Renzi fosse una follia inutile quanto dannosa non è una scoperta di oggi: come Lega Nord ci siamo sempre opposti in ogni sede. Ma in questi giorni stiamo vedendo quali siano i mostri che "il sonno della ragione" del Pd sta generando.

Uno per tutti: l'ipotesi avanzata dal presidente della Provincia nonché sindaco della Spezia Federici sulla vendita del bacino di carenaggio mobile di Fincantieri al Muggiano per una cifra tra i 5 e i 10 milioni di euro per fare fronte alle esigenze di cassa della Provincia, proprietaria dell'infrastruttura. Il bacino è indispensabile per il varo delle navi: senza il bacino, Fincantieri sarebbe gravemente penalizzato. Una decisione assurda che dimostra l'atteggiamento che la politica locale della giunta Burlando-Paita ha nei confronti delle imprese:manziché agevolarne l'insediamento, in Liguria si cerca di incentivarle ad andarsene!

 

Per le scelte scellerate della sinistra, fatte in nome di una spending review solo a parole e senza alcun risparmio nel concreto, oggi si vorrebbe addirittura compromettere l'operatività e la produttività del cantiere del Muggiano. Difendere la presenza di Fincantieri in Liguria, nei siti oltre che della Spezia anche di Riva Trigoso e di Sestri Ponente a Genova, è un nostro preciso impegno: la nostra non è una battaglia finalizzata solo al mantenimento e alla valorizzazione delle centinaia di posti di lavoro che Fincantieri rappresenta per il nostro territorio ma anche alla prospettiva di generare nuova occupazione nell'indotto della navalmeccanica e della cantieristica che in Liguria ha punte di eccellenza che vanno implementate e non smantellate. Come Lega Nord siamo sempre stati in forte disaccordo con la decisione di sopprimere le Province. Oggi i fatti ci danno ragione. La giunta Burlando poteva e doveva prevedere i rischi che la soppressione di questi enti avrebbe comportato, ma non lo ha fatto. Ha preferito chinare il capo davanti alle decisioni dei loro governi Monti-Letta-Renzi e oggi se ne lava le mani lasciando i lavoratori in balia della sorte. Non è accettabile che per mettere una pezza ai danni consumati sulla pelle dei lavoratori delle Province oggi si trovi, come unica alternativa, quella di penalizzare altri lavoratori.

Domani presenteremo un ordine del giorno in Regione per chiedere alla giunta un impegno preciso ad attivarsi presso la Provincia della Spezia perché non si venda il bacino mobile del Muggiano al miglior offerente e per pochi spiccioli, - compromettendo l'attività del cantiere e il futuro occupazionale dei lavoratori spezzini - e chieda garanzie perché il bacino resti parte integrante del cantiere e dunque materialmente posizionato all'interno dello stabilimento».

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