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Borseggi, idea della Lega: “Forze dell'ordine a bordo gratis e volontari Esercito” In evidenza

Ogni anno tantissimi turisti da ogni parte del mondo vengono a visitare le meravigliose bellezze del nostro territorio e in particolare delle Cinque Terre. 

Tuttavia da un po' di tempo a questa parte, con soluzione di continuità e con un trend che sembra non promettere nulla di buono, assistiamo alla crescita della microcriminalità, in particolare del borseggio a danno dei turisti che viaggiano sui convogli ferroviari o che sono in attesa nelle stazioni.

"È un dato di fatto, - così in una nota le sezioni La Spezia e Val di Vara della Lega Nord - appurato anche dai dati delle forze dell'ordine, che gli autori di questi reati siano per lo più stranieri, sbandati, senza lavoro che vivono alla giornata nel limbo dell'illegalità. Certamente le ultime operazioni Mare Nostrum e Triton non hanno fatto che ingrossare le fila dei "nuovi poveri" che delinquono per sopravvivere con grave danno all'intera collettività che si trova a dover convivere con il crescente senso di insicurezza.

Gli uffici di Polizia dislocati sul territorio, già provati dai tagli del personale dalle ultime finanziarie, si ritrovano a essere sempre più intasati dalle file di turisti che hanno subito un borseggio e che in una manciata di secondi hanno visto la loro tanto sospirata vacanza trasformarsi in un incubo. Esperienza particolarmente sconfortante per turisti, che provenienti magari da altri continenti, si troverebbero di colpo privi di passaporto e carte di credito.

In ogni caso, nella più impossibile che improbabile ipotesi in cui l'attuale governo dovesse risolvere questa pietosa situazione, qualcosa si potrebbe già fare a livello locale per lenire i sintomi di questa malattia prima che giunga al parossismo.

Una soluzione potrebbe essere quella di dar luogo ad un accordo tra Trenitalia e Regione Liguria, sulla falsa riga di un accordo analogo già esistente in Piemonte e Lombardia, secondo il quale gli appartenenti alle forze dell'ordine ad ordinamento statale e regionale, avrebbero la possibilità di non ottemperare al pagamento del titolo di viaggio previsto per la tratta che intendono percorrere, a patto di qualificarsi all'atto della salita sul convoglio al personale viaggiante delle ferrovie, mettendosi di fatto a sua disposizione per tutta la durata del tragitto.

In tal modo si otterrebbe a costo zero un implemento della presenza sui convogli di agenti di pubblica sicurezza con ricadute benefiche per la sicurezza dei passeggeri stessi, rappresentando inoltre un deterrente per eventuali malintenzionati i quali, sapendo che tra i viaggiatori potrebbe nascondersi un rappresentante della legge in borghese pronto ad intervenire in caso di necessità, verosimilmente potrebbero desistere dalle loro intenzioni.

A onor del vero in Liguria una convenzione simile esiste già, ma è limitata ai soli appartenenti delle forze dell'ordine che prestano effettivamente servizio sul territorio e solo per la tratta casa – lavoro previo esibizione di apposita documentazione rilasciata dal reparto di appartenenza, da esibire al capotreno attestante la veridicità di tutto ciò.

Sarà forse un caso che la Liguria a differenza di Piemonte e Lombardia è stata quasi sempre governata dalla sinistra? Il fondatissimo sospetto per il momento rimane.

Qualora l'atteggiamento superficiale di chi è responsabile delle istituzioni e della sicurezza pubblica dovesse protrarsi, non passeranno molti anni che per rimediare a tale menefreghismo gli stessi cittadini, anche se di indubbia fede democratica, si auspicheranno l'affiancamento delle forze dell'ordine nell'espletamento dei propri compiti, da parte di volontari appartenenti all'Esercito Italiano come avviene in numerose citta' italiane ed in varie occasioni ...ma questa è un'altra storia".

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