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Fosdinovo difende il suo territorio dai camion del marmo In evidenza

Il Consiglio Comunale di Fosdinovo, il 19 maggio, ha approvato una mozione presentata dal gruppo consiliare 'Fosdinovo in Movimento', che ispira la propria azione ai principi ed ai metodi di azione politica del 'Movimento 5 stelle', con la quale si conferma la contrarietà del Comune al transito nel proprio territorio degli autocarri pesanti che trasportano il marmo (scaglie e polveri).

Con quella mozione il Consiglio Comunale esprime ferma opposizione alla ripresa del traffico dei camion; il Presidente dell'Assemblea assume l'impegno di convocare un Consiglio Comunale aperto ai cittadini per affrontare l'argomento e discutere delle possibili azioni da intraprendere; si chiede l'impegno esplicito e formale dell'Amministrazione a confermare l'intenzione di adottare ogni azione di contrasto alla ripresa di quel traffico.

Cosa è successo?

Così in una nota il Movimento 5 Stelle: E' successo che il 'Parco Regionale delle Alpi Apuane', cui compete la materia, nel giugno del 2014 ha convocato una Conferenza dei Servizi per acquisire pareri, nulla osta ed autorizzazioni in materia ambientale, relativi al "Progetto di coltivazione della cava 'Castelbaito-Fratteta', Comune di Fivizzano", chiamando a parteciparvi: il Comune di Fivizzano, la Provincia di Massa Carrara, la Soprintendenza BAPSAE di Lucca e Massa Carrara, la Soprintendenza per i Beni Archeologici, la Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, l'ARPAT Dipartimento di Massa Carrara e l'AUSL 1 di Massa Carrara, ma non il Comune di Fosdinovo.

La Conferenza si è conclusa il 29/10/2014 esprimendo parere favorevole, senza considerare che gli autocarri per il trasporto del marmo estratto sarebbero transitati per la strada provinciale 73 che attraversa il territorio del comune di Fosdinovo, determinandovi un pesante impatto ambientale; senza considerare che la Provincia di Massa Carrara, già nel febbraio dello scorso anno, a causa degli smottamenti verificatasi, aveva disposto il limite massimo di portata di 3,5 tonnellate per un tratto della provinciale; senza tener conto che l'ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Toscana), in un suo 'contributo istruttorio' alla Conferenza aveva sostenuto la necessità che fosse coinvolto anche il Comune di Fosdinovo e che la valutazione di impatto acustico non dovesse riguardare le singole cave ma anche i centri abitati attraversati dai mezzi; senza dar peso al pronunciamenti del Consiglio Provinciale di Massa Carrara che, ancora nel 2012, aveva raccomandato il coinvolgimento della popolazione di Fosdinovo approvando una specifica mozione "Traffico pesante sulla strada di Fosdinovo".

Già in un recente passato, che i cittadini di Fosdinovo ben ricordano, il transito degli autocarri che trasportavano marmo percorrendo la strada provinciale aveva danneggiato il fondo stradale; determinato una situazione costante di pericolo per il traffico ordinario degli automezzi, dei ciclisti, dei pedoni; provocato incidenti; lesionato od aggravato lesioni preesistenti in edifici posti a lato; causato inquinamento acustico e dispersione di polveri.

Non è forse vero che tutto ciò danneggiava (e danneggerà ancora, se il transito dei mezzi pesanti riprenderà) doppiamente la comunità: da un lato perché ne ha subito (e ne subirà) direttamente i danni; dall'altro perché tale situazione non favorisce certamente il turismo, vocazione ed importante risorsa locale?

Ed ancora, non è forse il caso, anche solo per una semplice questione di buon senso, che che quei rischi e quei pericoli, derivanti direttamente dallo sfruttamento delle cave, debbano essere considerati nell'ambito di una corretta valutazione dell'"impatto ambientale" dell'attività estrattiva?

In quel recente passato e per quei motivi la precedente Amministrazione Comunale si era mossa a difesa della propria comunità emettendo un'Ordinanza di divieto del transito, poi annullata dal Tar con le motivazioni formali della mancanza dei presupposti di "eccezionalità, imprevedibilità e della impossibilità di farvi fronte con rimedi ordinari..." (sic!) e del fatto che la strada è di proprietà della Provincia (da cui consegue che i fosdinovesi non sono dei provinciali!).

Ma anche la gente di Fosdinovo si era mossa, promuovendo diverse e decise iniziative per manifestare la propria opposizione al transito dei 'camion del marmo', a difesa del proprio territorio, ed affermare con forza che la salvaguardia della propria salute, la sicurezza stradale, l'impedire il danneggiamento delle strade e del patrimonio edilizio, la tutela dell'ambiente in cui vive, la difesa dello sviluppo del turismo, quale preziosa risorsa economica, sono beni comuni, sono diritti fondamentali, non alienabili né mercanteggiabili.

Bene che il Consiglio Comunale abbia affermato la propria contrarietà alla ripresa del traffico dei mezzi pesanti e che il Presidente del Consiglio Comunale si sia impegnato ad un confronto pubblico con i cittadini e che sia stato chiesto analogo impegno all'Amministrazione (magari un ricorso al Tar per l'annullamento degli esiti della Conferenza dei Servizi sull'impatto ambientale, per il mancato coinvolgimento di un comune che ne subisce fortemente gli effetti, ci poteva stare), ma certamente c'è da attendersi che i cittadini sapranno nuovamente mobilitarsi se quei diritti saranno ancora messi in discussione dalla ripresa del traffico dei 'camion del marmo', ed in ciò troveranno al loro fianco il gruppo consiliare "Fosdinovo in Movimento" e lo stesso 'Movimento 5 Stelle', al quale esso si ispira.

Facendo seguito alla mail del 22/05, comunico che in accordo con il cliente, non avendo ancora raccolto tutta la documentazione necessaria, la data del sopralluogo viene rinviata al giovedì 04 giugno alle ore 9,30.

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