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Provincia allo sfascio, CGIL: “Servizi a rischio e decine di lavoratori dal futuro incerto” In evidenza

Lara Ghiglione, Segreteria Camera del Lavoro, e Daniele Lombardo, responsabile Enti Locali per la FP CGIL provinciale, intervengono in merito al dissesto della Provincia:

"Nessun servizio per il territorio, lavoratori a rischio stipendi, posti di lavoro e precari: questo è il risultato ad oggi raggiunto dalla riforma Renzi sulle Province. Da mesi si susseguono ininterrotte le trattative sindacali a vario livello. Anche nella nostra Provincia le trattative, tuttora in corso, sono state molto serrate.

Si sta cercando di gestire una situazione ormai conclamata di deficit economico (tecnicamente "dissesto" per gli enti pubblici), che ha investito l'ente Provincia, a seguito degli interventi normativi volti al superamento di queste istituzioni; una "azienda" territoriale che contava fino a Gennaio di quest'anno circa 350 dipendenti, di cui una cinquantina precari.

Le nuove norme dicono che questo Ente deve dimagrire di circa il 50% del suo personale, mentre la grave condizione economica nella quale esso si trova ha obbligato l'amministrazione provinciale a portare tale soglia al 60% (oltre 170 persone). Dal 1 Luglio un'ottantina di dipendenti sono stati trasferiti alla Regione Liguria e alle agenzie regionali Arsel e In Liguria. Un gruppo di dipendenti ha potuto beneficiare, per il triennio 2014 - 2016, di un percorso di pre-pensionamento, grazie alle condizioni economiche deficitarie dell'Ente. Per molti altri, che sono stati dichiarati in sovrannumero, in virtù del raggiungimento delle suddette percentuali, il destino è ancora incerto.

L'Amministrazione ci ha informati che il pericolo di vedere di mese in mese una insufficiente disponibilità economica per pagare gli stipendi è superata almeno per il 2015. Ciò grazie alla rinegoziazione dei mutui, la cui dilazione ha consentito di guadagnare un po' di ossigeno finanziario per i prossimi cinque mesi. Il problema è solo rinviato a Gennaio.  Ai precari del centro per l'impiego, ad esempio, è stata garantita una proroga contrattuale fino al 31 Dicembre 2015, in modo tale da consentire il loro transito verso l'ente che dovrà acquisire la funzione sui servizi per l'impiego.

Ma è chiaro che, a questo punto, non ci sono in cassa risorse per garantire una serie di servizi come le scuole superiori, parte del TPL, la manutenzione strade e interventi per il dissesto idro geologico. Come sindacato, annunciamo che sarà mobilitazione per la difesa dei posti di lavoro e i servizi e i diritti dei cittadini." (17 luglio)

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