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Chiappini (5 Stelle): “Michelucci evidenzia carenze S. Bartolomeo? Scandaloso” In evidenza

"Trovo veramente scandaloso il comportamento politico di Michelucci, ex Assessore alla sanità a Sarzana, quando evidenzia le carenze sull'ospedale San Bartolomeo". A parlare, dai banchi dell'opposizione consiliare sarzanese, è Valter Chiappini, capogruppo del Movimento Cinque Stelle.

"Devo ricordare al neo Consigliere Regionale - prosegue - un po' di cose, solo a titolo di riassunto e mi spiace se salterò tutte le altre criticità.

I tour preelettorali col Sindaco Cavarra fatti di esaltazioni dell'operato della sua parte politica evidenziate dagli ampi sorrisi in foto ad ogni visita del Martedì clamorosamente smentiti dallo stesso personale.

Il reparto di chirurgia che da almeno due anni affronta le urgenze con un solo medico reperibile, benchè lui fosse a conoscenza della cosa dal momento in cui fu soppressa la seconda reperibilità sostituita dalla volontarietà dei medici a tornare in urgenza al lavoro pur non essendo reperibili.

L'organico infermieristico, stracciato da anni, del Blocco Operatorio costretto ad affrontare le urgenze di Oculistica ed Urologia, ma anche di Ortopedia e Chirurgia, dopo essere stato destrutturato proprio nell'affrontare le urgenze magari presenti contemporaneamente, e che al riavvio delle attività non riuscirà neppure a coprire le sale operatorie attive, figurarsi ferie, malattie e permessi.

La situazione del reparto di oculistica ridotto ai minimi termini dopo essere stato trasferito dal Felettino a Sarzana e ancora oggi senza primario dopo quasi due anni.

Il drastico taglio dell'Urologia che ha perso un terzo delle sedute operatorie, più della metà dei posti letto e praticamente tutti gli infermieri che aveva prima del trasferimento a Sarzana, così come la Chirurgia "accorpata" all'urologia.

L'annuale emergenza influenzale che provoca costantemente la sospensione dei ricoveri programmati e il taglio degli interventi chirurgici, mentre per anni un'intera ala attrezzata del 1° piano è rimasta desolatamente vuota e rimarrà vuota.

La soppressione del reparto di Oncologia, sostituito da un Day Hospital con meno posti letto, e la contestuale riduzione di quelli di Medicina, dove giocoforza devono ricoverarsi i pazienti che non trovano altra soluzione al ricovero, perché nulla si è strutturato in alternativa, provocando un aumento del fenomeno degli "appoggi".

L'hospice e la RSA, i cui finanziamenti c'erano già prima del 2000 quando i reparti vennero trasferiti dal vecchio al nuovo ospedale, inaugurati ripetutamente ad ogni tornata elettorale

I 1.100 interventi chirurgici ed i 120 posti letto persi con la conduzione dell'attuale dirigenza ASL in una situazione già di sofferenza.

I dati occultati per anni sulla differenza di posti letto e personale fra il nostro territorio e il resto dei territori liguri, rifiutati al sottoscritto e che lui e il Sindaco mai hanno reso pubblici costringendo la ASL a fornirli.

Prova ne siano, ad esempio, la 40ina di OSS in carico alla nostra ASL a fronte dei più di 2.000 del resto dei territori liguri o l'organico infermieristico, che oggi la Direzione ASL continua a dire sufficiente, che è pari al 4,6 per mille abitanti a fronte di un 6,4 del resto dei territori liguri, gratificato con la vergognosa proposta del pagamento di 3,5 € all'ora per lo straordinario accumulato fin da prima del 2010, per tacere delle ferie pregresse e non godute.

Le possibilità che il nostro ospedale offre per il rientro dell'utenza migrante, avendo a disposizione ben 6 sale operatorie e spazi per reparti in grado di fornire dai 18.000 ai 22.000 interventi chirurgici all'anno, ma inutilizzata per mancanza di personale e perché si è preferito trasferire pacchetti di interventi, con relativi finanziamenti, ai privati e che ancora oggi viene snobbata ritenendo che il trasferimento dei reparti dal Felettino e da Levanto, a parità di posti letto, sia un'ottima riorganizzazione e non già l'infelice conferma della strada di destrutturazione intrapresa dalla sua parte politica, lui consenziente.

E taccio della scandalosa situazione dell'ospedale Sant'Andrea, delle criticità del sistema di emergenza/urgenza e dei servizi territoriali.

Non saprei proprio come commentare questo comportamento. Se non: per cortesia, se non correttezza politica, almeno un po' di amor proprio.

L'ho detto in Consiglio Comunale: la barca regge finchè chi rema ce la fa.

Rifletta sia chi ci ha ridotto a questi punti, e che oggi incolpa gli altri di immobilismo, sia chi ha il dovere di recuperare perché oggi governa la Regione". (2 settembre)

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