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Ospedale Felettino, Pucciarelli (Lega) replica al PD: "Ho criticato una scelta del passato, dalla quale ora non si torna indietro. Per il DEA di secondo livello solo Renzi può concedere la deroga" In evidenza

Stefania Pucciarelli (Lega Nord): «Anziché chiedere risposte al presidente Toti o all'assessore alla Sanità Viale, dovrebbero chiedere a Renzi di concedere una deroga visto che è l'unico titolato a farlo».

Il consigliere Stefania Pucciarelli, dopo aver letto le dichiarazioni rilasciate dai consiglieri Paita e Michelucci in cui accusano la Lega Nord di non volere il nuovo ospedale Felettino (potete leggerle cliccando qui), replica chiarendo la propria posizione.

«Sostenere che nel corso dell'audizione con i vertici Asl - spiega Pucciarelli - avrei detto che il nuovo ospedale debba sorgere a Santo Stefano di Magra anziché al Felettino, mi fa venire dei dubbi se Paita e Michelucci erano distratti e hanno capito male, o volutamente mentono. Quello che ho detto in merito all'ospedale, è che criticavo la scelta fatta all'epoca, dove è prevalsa la logica della Politica, anziché quella della baricentricità.

Santo Stefano rispondeva a questo requisito ed aveva già le infrastrutture necessarie, invece per la solita logica che decide per partito e non per territorio, si è scelta una zona che era priva di un sistema viario adeguato, con il conseguente esborso di denaro pubblico per rimediare a questo. Anche se, nella zona in cui verrà costruito il nuovo nosocomio oggi si è creata una nuova viabilità, che facilita tra l'altro anche il traffico verso il centro commerciale "Le Terrazze/Coop" per chi viene da fuori arrivare al Felettino, una volta usciti dal casello autostradale rimane comunque complicato.

Oggi da quelle scelte, che io ritenevo e ritengo sbagliate, non si può tornare indietro e non perché la Paita e Michelucci non rinunceranno mai al Felettino, ma proprio perché a gennaio partiranno i lavori. In merito invece al DEA di secondo livello certamente Paita e Michelucci sanno che occorre un bacino di utenza di almeno 650mila abitanti. Quindi, anziché chiedere risposte al presidente Toti e all'assessore alla Sanità Viale, dovrebbero chiedere a Renzi di concedere una deroga, visto che è l'unico titolato a farlo. Come sempre è più facile buttare fumo che pensare veramente alla salute delle persone».

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