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OTO Melara, Pucciarelli (Lega Nord): "Una legge terrestre sul modello della legge navale, ma si deve considerare anche la possibilità della diversificazione della produzione" In evidenza

Stefania Pucciarelli (Lega Nord): «Penso che una legge terreste, sul modello della legge navale, sia la soluzione più rapida e questo è il motivo per cui nell'Odg firmato dall'intera maggioranza, ci siamo fatti portavoce di tale richiesta, ma allo stesso tempo penso non si debba escludere ed anzi prendere in seria considerazione, la possibilità, a medio termine, per OTO Melara di arricchire ed incrementare la produzione volgendosi ad altri settori strategici»: ad affermarlo è il consigliere regionale della Lega Nord Stefania Pucciarelli.

Il consigliere, dopo aver presentato diverse iniziative in aula consiliare in difesa di OTO Melara, ricorda la complicata situazione che, a seguito del mancato rinnovo della commessa di 34 VBM che OTO Melara dovrebbe fornire all'Esercito Italiano, stanno vivendo l'azienda e tutto l'indotto.

 


«Parliamo di realtà che ritengo fondamentali per il nostro territorio – dice Pucciarelli - e che rischiano di subire uno stallo gravissimo, con ripercussioni negative sulla vita dei lavoratori. Per questo fin da subito mi sono impegnata per cercare di garantire quella continuità lavorativa che, ad oggi, sembra essere messa fortemente a rischio. Oltre a presentare un Ordine del Giorno assieme alla maggioranza, che ha impegnato Regione Liguria ad intercedere presso il Ministero della Difesa affinché venga sbloccata la commessa tanto discussa (Odg, beninteso, al cui voto si è sottratto il PD), ho deciso di lavorare assieme al collega Battistini ed accogliere un suggerimento degno di nota: l'idea di una diversificazione e di un affiancamento alla produzione militare di ulteriori linee produttive per l'azienda: un investimento dunque nel comparto di ricerca e sviluppo tecnologico per il settore civile, robotico, biomedico ed energetico. Così, in Consiglio Regionale, è stato presentato ed approvato, con il solito, pateticamente ideologico, voto contrario del PD, anche un o. d. g. firmato da me e dai colleghi del Movimento 5 Stelle che fa di quest'idea il suo cardine concettuale, e che vincola Regione Liguria a farsene portavoce».

Il consigliere ritiene che una legge terreste, sul modello della legge navale, sia comunque la soluzione più rapida.
«Questo è il motivo per cui nell'Odg firmato dall'intera maggioranza ci siamo fatti portavoce di tale richiesta - spiega - ma allo stesso tempo penso non si debba escludere, ed anzi prendere in seria considerazione, la possibilità, a medio termine, per OTO Melara di arricchire ed incrementare la produzione volgendosi ad altri settori strategici. In questo modo, penso assieme ai colleghi del M5S, si può consegnare all'azienda spezzina quel valore aggiunto in più in grado di poterle permettere di gestire eventuali crisi del settore principale, o comunque momenti di temporanea difficoltà, come quello in atto oggi, garantendo il mantenimento dello stabilimento, di tutte le sue linee produttive, dell'headquarters, del comparto di ricerca e difendendo così l'interesse dei lavoratori e del cospicuo indotto esterno».


La Pucciarelli non manca di attaccare il Partito Democratico.
«Mi si permetta però di sottolineare - conclude - come ancora una volta il PD ha dimostrato di sacrificare al rancore ideologico l'interesse dei lavoratori che, quando si tratta di fare dichiarazioni mirabolanti ai giornali, finge di difendere. I Consiglieri Paita e Michelucci hanno infatti presentato, all'ultimo momento, un o. d. g. copiato dalla Lega, e per di più hanno avuto il coraggio di astenersi al momento della votazione, e votare contro quello presentato dal M5S. Se veramente i colleghi del PD volessero aiutare i lavoratori di OTO Melara, non avrebbero che da chiamare il loro Ministro Pinotti, che si ricorda di essere ligure, analogamente ad un altro Ministro di cui è meglio tacere, soltanto quando c'è da fare campagna elettorale».

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