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Fiore (PD): "Bersani onora l'impegno preso in direzione nazionale"

Sono belle le notizie che giungono dalla direzione nazionale del PD che ieri ha votato, all'unanimità, le liste per Camera e Senato. Belle notizie che non riguardano soltanto la presenza di un capolista spezzino come Andrea Orlando alla Camera nella nostra Regione, che da lustro alla provincia o l'ottimo posizionamento di Massimo Caleo nella lista del Senato.

Che non si fermano al nome di Donatella Albani, la coraggiosissima Consigliera Comunale di Bordighera che per prima denunciò le infiltrazioni della 'Ndrangheta nel suo Comune ( poi sciolto con provvedimento del Cdm per i legami tra politica e N'drangheta)e, per questo, subì pesanti minacce, che sarà capolista al Senato in Liguria e neppure alla presenza di un consistente 40 % di donne (tra cui figurano Michela Marcone e Paola Sisti, alle quali va il mio personale in bocca a lupo).
Che non possono essere colte nella loro reale portata nemmeno guardando alla larga rappresentanza cattolica (da Edo Patriarca, ex presidente del Forum del Terzo settore, Emma Fattorini, storica della Chiesa, Ernesto Preziosi, ex numero due dell'Azione Cattolica, o Flavia Piccoli Nardelli, segretario dell'Istituto Sturzo, tra i promotori della convention cattolica di Todi) segno del rinnovato impegno di una componente, quella cattolica, che rappresenta un arricchimento per il PD.
Che non si limitano neanche ai tanti esponenti della società civile (quella vera, mica Montezemolo!) inseriti nel "listino" del Segretario nazionale e che dimostrano, semmai ve ne fosse stato il bisogno, la capacità di allargamento della base di rappresentanza sociale di un partito che è plurale e pluralista nella sua stessa identità politica. Tutte importanti novità che, tuttavia, non danno l'esatta dimensione di quanto sia buono ( e moderno) ciò che è uscito dalla direzione nazionale di ieri.
La vera novita' e', infatti, rappresentata dalla presenza di tanti "nuovi italiani" e di tanti amici del forum immigrazione del PD che da anni, grazie al difficile lavoro quotidiano che hanno compiuto nei propri territori, si occupano di un tema che fino a non molto tempo fa affrontavamo con un certo imbarazzo, sempre in difesa, complice il ventennio di devastazione culturale rappresentato dal Berluscon-Bossismo che ha inquadrato i fenomeni migratori sempre e soltanto dal punto di vista della loro componente securitaria dispensando demagogia a piene mani al grido di "padroni a casa nostra". Un impegno, quello di prestare particolare attenzione ai " nuovi italiani", inserendoli nelle liste di Camera e Senato, che la direzione nazionale del PD aveva assunto nella precedente seduta votando un ordine del giorno specifico.
Il giorno in cui giunge la notizia che Cecile Kyenge Kashetu, Khalid Choukri, Micaela Rostan, Giovanna Benini vengono candidati in posizioni eleggibili e tanti altri sono comunque inseriti nelle liste della Camera e del Senato, e' lo stesso in cui il Forum nazionale del PD coordinato da Livia Turco e Marco Pacciotti, definisce un fondamentale documento programmatico sulla "legge quadro in materia di immigrazione e diritto di asilo".
Una proposta finalmente organica e completa in ogni sua parte che affronta in 10 punti le principali questioni in materia e che rappresenta una svolta, prima ancora sul piano culturale che prettamente legislativo, rispetto alla Bossi-Fini dei Cie, della vergogna dei respingimenti, del reato di immigrazione clandestina, andando a definire i tratti di una via italiana alla convivenza, costruita con il ruolo attivo dei comuni, delle comunità locali, dei sindacati, delle imprese e dell'associazionismo italiano e dei migranti.
Un documento che rimette al centro, prima di tutto, la dignità della persona umana e che promuove e favorisce processi di integrazione e convivenza attraverso la previsione di un vero e proprio "patto" tra italiani ed immigrati allo scopo di costruire un'Italia solidale e sicura ed una Europa unita e di pace.
È lo stesso documento in cui e'declinata la proposta del conferimento della cittadinanza italiana ai figli dei migranti nati in Italia da genitori stranieri, sintetizzata nello slogan" chi nasce in Italia e' Italiano".
Si tratta del primissimo provvedimento, lo ha ribadito il segretario nazionale giusto un paio di giorni fa a "otto e mezzo", che verrà varato dal Governo di centrosinistra. In ogni caso una data da ricordare questo 8 Gennaio 2013. La data in cui si sono poste le basi per costruire un'Italia nuova. Fatta anche del contributo dei tanti "nuovi Italiani".

 

Michele Fiore forum immigrazione PD

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