In alcuni articoli, pubblicati ultimamente da diversi quotidiani, riguardanti i lavori di miglioramento sismico nelle scuole Schiaffini e Arzelà di Santo Stefano di Magra, in programma subito dopo la fine dell'anno scolastico in corso, sono state indicate cifre alquanto sensazionalistiche. Purtroppo andando ad analizzare le delibere comunali la realtà è ben diversa: prima di tutto le somme indicate sono lorde, cioè comprensive dei costi di progettazione, iva, oneri per la sicuezza. Inoltre dalle determine n° 112, 113 e 114 si evince che gli appalti dei lavori sono stati aggiudicati da ditte che hanno offerto ribassi che vanno dal 21,88% al 35,28 %, ribassi che ovviamente si abbatteranno esclusivamente sui costi della manodopera e dei materiali. In definitiva per i lavori di miglioramento sismico verrano destinati solamente 18.700 € netti (contro i 28.000 € previsti) all'Arzelà e 91.400 € netti (contro i 117.000 € previsti) alla Schiaffini.

Come genitori del Comitato Scuole Sicure siamo comprensibilmente preoccupati per la ripercussione che si potrà avere sulla qualità delle opere, anche perché quelle previste saranno minime rispetto alle criticità riscontrate dai documenti tecnici forniti dal Comune e non garantiranno la sicurezza antisismica degli edifici: infatti i progettisti hanno previsto un esiguo miglioramento degli indici di vulnerabilità sismica che noi del Comitato riteniamo insufficiente.
Da quando è stato costituito il Comitato Scuole Sicure i tecnici incaricati e l'Amministrazione Comunale hanno sempre dichiarato che ci saremmo dovuti fidare delle loro rassicurazioni, noi invece ci siamo sempre basati su quanto scritto nelle relazioni tecniche che sfortunatamente non possono che destare allarme, anche a chi non è esperto del settore.

A settembre 2016 ci avevano detto che la scuola elementare Fermi era stata adeguata sismicamente, cioè che aveva raggiunto un indice di vulnerabilità sismica pari almeno ad 1; peccato che non vi fosse nessun documento che lo attestasse e che, quando è stato finalmente redatto a gennaio 2017, l'indice riportato fosse 0,76! A marzo 2017 il Sindaco ha voluto sottolineare all'intero comitato che gli ingegneri incaricati dei progetti dei prossimi interventi avevano calcolato prezzi realistici proprio al fine di favorire la qualità dei lavori ed evitare i clamorosi ribassi che invece si sono verificati durante l'aggiudicazione degli appalti. Come possiamo fidarci delle parole, visto che i fatti le hanno sempre disattese? I numeri parlano in modo pragmatico, non sono opinabili.

Concludiamo con un interessante interrogativo riguardo alla differenza, che ammonta a circa 80.000 €, tra le cifre che verranno effettivamente impiegate e quelle effettivamente richieste per accendere i mutui, ovvero ciò che verrà risparmiato a seguito dei ribassi come, dove e quando verrà speso? Magari per il sistema di ombreggiatura ed areazione presso la scuola materna Il Biscotto che da novembre scorso ci è stato promesso senza risultati? O forse per le obbligatorie verifiche di vulnerabilità sismica sulle scuole di Belaso il cui termine è già scaduto da più di quattro anni?