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Luni: approvati la modifica della Convenzione Acam e il regolamento edilizio comunale In evidenza

di Alessio Boi- L'aggiornamento all'articolo 6 della Convenzione Acam passa senza problemi e viene approvato il regolamento edilizio comunale nei tempi imposti dalla Regione.

 

L'Assemblea Straordinaria dei soci Acam S.p.A. svoltasi a metà del maggio scorso ha approvato le modifiche statutarie in materia di "controllo analogo congiunto", nel rispetto della Legge Madia e del Diritto Europeo: in parole povere i soci hanno apportato una modifica che tira in causa i Comuni per le scelte che li riguardano in prima persona, aggiungendo all'Articolo 6 della Convenzione il comma 7 bis.
"Ove l’Assemblea di Coordinamento sia chiamata a deliberare su materie che interessano esclusivamente un ambito comunale, essa dovrà previamente acquisire il parere del singolo Comune cui tale decisione inerisce. Qualora il parere non sia reso entro venti giorni, esso si intende dato in senso favorevole. L’Assemblea di Coordinamento è tenuta a motivare espressamente la propria decisione ove intenda discostarsi dal citato parere, previo esperimento di un tentativo di conciliazione davanti a sé medesima. L’Assemblea di Coordinamento è tenuta a motivare espressamente ove intenda discostarsi dai pareri espressi dai singoli Comuni su questioni che ineriscano in forma anche non esclusiva al loro territorio, ove tali pareri siano contrari all’orientamento maggioritario emerso", così recita il nuovo 7 bis della Convenzione di trasformazione di Acam in S.p.A. del 2001. I Comuni vengono tenuti più in considerazione, potendo dunque partecipare attivamente alle scelte della nuova società per azioni. Tale modifica viene approvata anche nel Consiglio Comunale di Luni, dove dopo la lettura e il commento del Vicesindaco Barbara Moretti è stata messa in votazione con immediata esecutibilità e conclude il commento del consigliere Tarciso Andreani: "Modifica un po' tardiva ma ben venga. Acam doveva avere più rispetto dei Comuni fin da subito".

Ieri sera era l'ultimo giorno in cui l'Italia poteva qualificarsi per i Mondiali 2018, ma anche la scadenza ultima per l'approvazione del regolamento edilizio comunale secondo i tempi imposti dalla Regione Liguria: fino a poco tempo fa il termine era il giorno 18 novembre, ma l'Amministrazione regionale ha fatto uno "scherzetto" anticipandolo a lunedì 13, facendo correre tutti i consiglieri della provincia più dei giocatori della Nazionale, per organizzare il Consiglio nei tempi previsti. Alla fine passa, ma non senza qualche gioco politico e alcuni commenti: al momento della votazione Andrea Fantini di Ortonovo in Movimento si alza per non partecipare apposta all'alzata di mani, la consigliera Donatella Fini di Centro Destra per Luni non era seduta per altri motivi e con due assenti in maggioranza, la giunta da sola non sarebbe riuscita ad avere il numero minimo legale per la votazione, ma nonostante il parere non favorevole di Paolo Andreani del Movimento 5 Stelle, egli partecipa sventolando la mano, facendo in modo che i 9 consiglieri minimi per una votazione siano raggiunti.

Discussi i principali punti dell'Ordine del Giorno, si arriva all'ultima voce "Mozioni e interpellanze". Fantini (Ortonovo in Movimento) espone un'iniziativa interessante sotto forma di mozione:  propone al Sindaco e all'Assessore competente di valutare un progetto di installazione, in convenzione, di eco-compattatori sul territorio comunale per incrementare la raccolta di plastica e alluminio conferite dai cittadini. Un provvedimento che, secondo Ortonovo in Movimento, sarebbe quasi privo di costi e porterebbe un rientro economico per Luni: senza dati sufficienti alla discussione su eventuali investimenti per il Comune l'Assessore Manuguerra risponde con un parere favorevole sull'ottima iniziativa, ma che sarebbe utile mandarla in Commissione per approfondirla. Tarciso Andreani risponde allo stesso modo, ma Fantini preferisce mandarla in votazione, dove viene respinta, probabilmente per precauzione a causa della poca carta alla mano su cui valutare la questione, ma uno dei punti della mozione recitava proprio: "Stabilire un calendario lavori che permetta d’iniziare già nei prossimi giorni la discussione in commissione al fine di raggiungere tale obiettivo nel tempo più ristretto possibile, identificando, anche attraverso il MEPA, più aziende che si occupino di tali attivita".

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