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SEL, la capolista al Senato Carla Nattero alla Spezia

Oggi era alla Spezia per partecipare a varie iniziative la capolista al Senato di Sinistra Ecologia Libertà Carla Nattero. Insegnante liceale di Imperia Carla è stata la donna più votata alle Primarie di SEL.

Questa mattina Carla Nattero ha incontrato i cittadini in piazza del Mercato dove ha distribuito volantini insieme a Giorgio Pagano, ex sindaco di Spezia. Nel pomeriggio Carla parteciperà a una assemblea sui temi del lavoro insieme a Claudio Treves, dirigente nazionale CGIL e ai candidati spezzini Franco Bertini e Antonella Franciosi. L'incontro si svolgerà alle ore 17 al centro Allende. Dopo cena, alle 21, Carla Nattero sarà a Sarzana insieme a Antonella Franciosi, alla sala della Repubblica per una iniziativa sulle donne e contro il femminicidio: "Quel che resta poi..." due monologhi portati in scena dall'attrice Lidia Menapace della compagnia Teatrocorsaro di Roberto Di Maio.

 

"In questa difficile campagna elettorale, che ha messo in evidenza la situazione disperata dei ceti più deboli, ci siamo sforzati di mettere al centro il tema del lavoro. - spiega Carla Nattero - Per noi è una questione valoriale di carattere generale come dice l'art. 1 della costituzione: l'Italia deve essere fondata sul lavoro, non su finanza e speculazione. I dati della disoccupazione giovanile, il numero di giovani che ne lavorano ne studiano, la disoccupazione femminile ci dicono che la società deve cambiare. Un governo che sia di alternativa deve partire dal lavoro. Il programma di sel prevede, a partire dal taglio delle spese militari alla patrimoniale, nuove risorse per 50 miliardi in settori strategici con l'obiettivo di creare nuova occupazione in particolare per giovani e donne."

"Uno degli aspetti più tragici della società italiana è quello della condizione delle donne che in questi anni ha subito un forte arretramento. - continua Carla Nattero - Le donne subiscono per prime il peso dei cambiamenti in negativo della società, sia dal punto di vista economico sia da quello dei costumi. Le donne pagano per prime il peso della disoccupazione e della difficoltà di arrivare a fine mese non solo in termini di maggiore fatica ma anche di conflittualità all'interno della famiglia, talvolta con risvolti violenti."

"Per uscire da questa situazione non bastano le quote rosa, che pure sono importanti, serve un cambiamento culturale in tutta la società. PD e SEL hanno costruito le liste per far si che la metà dei loro parlamentari siano donne. -conclude Nattero - Un fatto importante a cui ne devono seguire altri. Ad esempio bisogna riconoscere il carico di lavoro che grava sulle donne durante tutta la vita, modificare la legge Fornero, e dare la possibilità alle donne di andare in pensione prima degli uomini. Una delle nostre priorità sarà tornare a investire nei centri antiviolenza che sono stati abbandonati in questi anni ma sono fondamentali."

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