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"L'Amministrazione vuole tenere Piazza Verdi com'è o cambiare tutto?" In evidenza

La domanda del Comitato Piazza Verdi dopo le affermazioni dell'Assessore Piaggi, che ritiene in contrasto con quanto dichiarato giorni fa dal sindaco Peracchini.

Abbiamo ascoltato con interesse ciò che ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici, Luca Piaggi, nel corso della Commissione di Controllo su Piazza Verdi, convocata lunedì 22 gennaio.

Abbiamo appreso diverse cose.
Prima di tutto, che la piazza non è ancora del tutto collaudata. Esistono infatti due collaudi parziali (oltre a quelli “in itinere”), datati 30 dicembre 2016 e 8 settembre 2017. Collaudi che riguardano i portali, le fontane, i pilastri luminosi e le solette della pavimentazione. Manca però il collaudo finale, quello amministrativo, che riguarda il travertino e che ancora non si sa quando verrà effettuato. Aggiungiamo noi, non si sa se potrà passare, poiché il travertino tende a sbriciolarsi (come ampiamente avevamo detto...); dalla documentazione presentata in Commissione si evince che in data 5 gennaio 2016 la piazza veniva riaperta al traffico e in data 14 gennaio 2016 sorgevano già i primi problemi con la pavimentazione!!! È vero che, nel corso dei mesi sono stati effettuati diversi interventi per rafforzare la pavimentazione... ma sono bastati?

Abbiamo poi appreso, con un certo “sollievo”, che la manutenzione costerà “solo” 100.000 euro all’anno, cifra ben lontana da quelle paventate all’inizio, certo: il fatto è che nella somma è compresa esclusivamente la manutenzione ordinaria (spazzamento, pulizia piscine, manutenzione del verde etc), ma non sono conteggiati, per esempio, i vari rattoppi causati dall’usura (e dalla scelta sbagliata del materiale, tanto per ribadire...). Quindi, ci chiediamo: saranno davvero “solo” 100.000 euro annui? O la cifra è destinata a salire?

Non è invece una novità (almeno per noi) che gli spezzini dovranno pagarsi per questo capolavoro dell’ingegno tra i 4.300.000 e i 4.800.000 euro, ovvero circa un milione e mezzo o forse due in più, per i molti ritardi di cantiere. Senza più contributi europei e con 850.000 euro distratti da quelli della convenzione Enel per i quartieri di Fossamastra, Pagliari, Melara, Limone, Termo e Pianazze che quei soldi non li rivedranno mai più. In poche parole: coi soldi della tanto agognata “indagine epidemiologica” i nostri funzionari ci hanno pagato una dozzina di portalini colorati.

Per tutto questo, e molto altro ancora, l’ingegner Canneti ha svolto egregiamente il suo lavoro e per questo si è meritato il pubblico elogio dell’assessore Piaggi che, in perfetta (dis)continuità con la precedente Amministrazione difende a spada tratta l’operato del super dirigente, controllore e primo mentore di un progetto che evidentemente non stava proprio in piedi, visto le innumerevoli varianti che sono occorse nel corso dei cinque e oltre anni (mica è ancora finita) di lavori invece che i 18 mesi previsti.
Forse sarebbe bastato controllarlo quel progetto e rilevarne subito (come abbiamo fatto noi) le tante assurdità.

Altra assurdità è che la piazza sia stata collaudata (parzialmente come detto) il giorno stesso della famosa inaugurazione del 30 dicembre 2016 anche se poi, finita la festa, si continuò a lavorarci per settimane.
Insomma, Piazza Verdi è veramente una storia tutta italiana, fatta di opere inutili che costano il triplo e alla fine neppure funzionano, ma nessuno paga per i propri errori, che gravano invece sulle tasche dei cittadini.

Sempre l’assessore Piaggi dichiara che “ormai la piazza c’è e bisogna che ce la teniamo e la sfruttiamo”, ma il suo sindaco qualche settimana fa non promise la totale “distruzione” della Piazza? Insomma che si fa con la Piazza? La teniamo o la buttiamo? Nel frattempo, l’unica cosa certa è che continuiamo a pagarla...

Comitato Piazza Verdi

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