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Consiglio Comunale straordinario sulla sanità spezzina, polemiche fino alle 2:45 del mattino In evidenza

di Francesco Truscia - Un consiglio comunale straordinario sulla sanità che tra polemiche, digressioni storiche e proposte termina alle 2:45 del mattino. 

Un consiglio comunale che, dato il tema e le premesse, si sapeva sarebbe andato per le lunghe ed infatti così è stato. I lavori del consiglio comunale sulla situazione della sanità spezzina sono durati fino alle 2:45. I consiglieri della Lega, Massimo Baldino (Per la nostra città con Giulio Guerri) e il gruppo consiliare del M5S si presentano in aula con un fiocco nero in segno di "lutto" per gli avvenimenti legati alla mancata nascita del Governo dopo il veto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul nome, per il ruolo di Ministro dell’Economia, di Paolo Savona.

I consiglieri di minoranza, che hanno richiesto la convocazione del consiglio comunale straordinario, presentano una mozione unitaria (eccezion fatta per il consigliere Lorenzo Forcieri che presenta una sua mozione) su: “Stato della Sanità Spezzina, Organizzazione Asl 5 e Iter realizzazione del Nuovo Ospedale Felettino” dove si richiede al sindaco e alla giunta di impegnarsi, tra i diversi punti, per “imprimere un decisivo cambio di rotta nella gestione della sanità spezzina”, “richiedere alla Regione, nelle more della realizzazione del nuovo Ospedale, un piano di investimenti sula attuale rete ospedaliera (in particolare sul Sant’Andrea della Spezia) oltre che un rafforzamento degli organici a tutti i livelli” e “sostenere in tutte le sedi la ripresa e la prosecuzione del progetto del nuovo Ospedale del Felettino”.

A presentare la mozione è il consigliere di LeAli a Spezia Guido Melley: “Abbiamo stimolato il sindaco a prendere posizioni chiare e nette a difesa della salute dei cittadini chiedendo anche di attivare la Conferenza dei sindaci. Non abbiamo cercato colpevoli, ci sono problemi che vanno affrontati e speriamo che il dibattito di questa sera vada nel merito. Occorre un’inversione di rotta. Chiediamo con questa mozione che il sindaco si attivi presso la Regione per uscire dalle sabbie mobili. Occorre anche intervenire sul Sant’Andrea per porre rimedio alle tante carenze in attesa del nuovo Felettino, il cui cantiere deve ripartire. Ribadisco l’utilità di una commissione speciale ad hoc”.

Il primo a rispondere al consigliere Melley è l’assessore alla sanità Gianmarco Medusei: “La tutela della salute è interesse della collettività. La provincia della Spezia presenta sicuramente da molti anni problematiche nel campo della sanità. Ma questo scatto che chiedete al sindaco perché non lo avete chiesto negli anni passati? la sanità era così all’avanguardia? secondo una statistica di inizio 2017 Spezia era al 100esimo posto in Italia per quel che riguarda la sanità”.

Inizia quindi una lunghissima discussione che si protrarrà sino alle 2:45 circa del mattino. Ad aprire le danze è il consigliere Massimo Caratozzolo: “Faccio alcune considerazioni anche a carattere personale. Non può esistere una buona sanità nella nostra nazione se non esiste una buona democrazia. Questo paese è stato massacrato e la sanità è tra i settori che lo sono stati maggiormente, premessa che è doveroso fare per i recenti accadimenti a proposito di democrazia. Il discorso di Conte che riferiva di voler essere l’avvocato degli italiani mi è piaciuto molto, questa sera io vorrei essere la voce degli spezzini, di quelli che vivono quotidianamente la loro esistenza fatta di lavoro e mille problemi. Gli spezzini hanno letto più volte annunci e proclami sul nuovo Ospedale “Sarà bello, grande, un DEA di primo livello, un DEA di secondo livello, etc”. Una cosa è chiara da tempo siamo finiti nelle mani della Dea bendata”.

“Approfitto del dibattito sulla sanità aperto dal centrosinistra - esordisce il capogruppo della Lega Lorenzo Viviani - Le critiche costruttive ad un sistema che sta migliorando rispetto ai bassissimi standard degli anni passati sono ben accette. Altra cosa sono gli attacchi strumentali, che sono un’azione politica che, invece di mirare alla tutela dei pazienti, ha come unico obiettivo il gettare discredito sulla nostra parte politica”.

A cercare di riportare la discussione sul tema è il consigliere di Spezia Bene Comune Massimo Lombardi: “Faremo un cattivo servizio alla nostra città se creassimo delle divisioni da curve da stadio. A mio avviso c’è bisogno di tutto meno che della divisione su questo tema. I problemi c’erano ieri, ci sono oggi e ci saranno domani se non c’è un cambio di passo. Il nostro è un appello di responsabilità affinché ci sia un cambio di direzione in temi precisi”.

Un intervento atteso è sicuramente quello del consigliere Enzo Ceragioli (Toti - Forza Italia) di professione medico: “Sono il direttore del distretto Sarzana-Val di Magra. In tutti questi distretti c’è una componente sociale molto importante. Nell’ufficio vicino a me c’è il direttore sociale con il quale mi confronto costantemente. I problemi non sono solo sanitari, ci sono anche altre problematiche. La prima risposta al cittadino la deve dare il distretto e questo, nel piano socio sanitario c’è, non mi sembra che si possa parlare di immobilismo o di scarsa innovazione. Oggi il collegio di direzione della Asl di cui faccio parte ha approvato il POA (piano organizzativo aziendale) che dovrà andare in Regione e verrà mandato alla conferenza dei sindaci. In questo piano è stato inserito il dipartimento delle cure primarie che era stato abolito e verrà nominato il direttore socio sanitario a cui faranno riferimento i distretti”.

La discussione prosegue con diversi interventi e la presentazione della mozione del consigliere di Avantinsieme Lorenzo Forcieri: “Non ho firmato la mozione dell’opposizione che in buona parte comunque condivido, ma non tanto per quello che c’è scritto ma per quello che non c’è scritto, considerandola in alcune parti un po’ reticente. A mio giudizio le responsabilità politiche della situazione attuale della sanità non possono essere scaricate sul direttore generale come, leggendo quella mozione, potrebbe apparire”.

Nella mozione del consigliere di Avantinsieme emerge la richiesta di impegno per il sindaco per definire i tempi per l’ultimazione dei lavori e l’entrata in funzione del nuovo Felettino, decongestionare gli ospedali attraverso il potenziamento e la riorganizzazione della rete territoriale di assistenza e rivedere alcune scelte per la fase transitoria, ottimizzando l’ospedale San Bartolomeo.

Il dibattito prosegue e giunge la proposta del consigliere Forcieri di stilare un documento unitario da approvare unitamente maggioranza e minoranza per dare un segnale di unità alla cittadinanza su questo tema, la proposta viene però non passa. Si arriva, intorno alle 2:45, alle votazioni finali con le mozioni della minoranza respinte e con l’approvazione dell’ordine del giorno della maggioranza.

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