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Delibera sul ciclo dei rifiuti, il Presidente della Provincia: "Scongiurata l'apertura di una discarica" In evidenza

Il commento di Giorgio Cozzani.


Responsabilmente la mia Amministrazione, con i voti del gruppo consiliare del centrodestra, ha finalmente approvato la delibera che chiude il ciclo dei rifiuti nel nostro territorio provinciale. Un cammino iniziato nei primi anni 2000 dalle allora maggioranze di centrosinistra e che, come preteso dalla legge, aveva in allora stabilito l’esistenza sia di un digestore del rifiuto organico sia una tradizionale discarica di servizio da collocare nei territori dei comuni di Arcola e di Vezzano Ligure (al confine con S.Stefano M.).

 

La delibera di oggi crea una sinergia tra territori confinanti e ci mette in condizione di poter scongiurare la riapertura di una nuova deleteria discarica nelle nostre terre. Le attività del biodigestore definiscono un rischio di fatto pari a zero e portano il nostro territorio in uno stato di regolarità e di efficienza sul tema rifiuti.

Non posso che esprimere stupore e rammarico per come sia stata strumentalizzata questa deliberazione di attuazione di un piano rifiuti proprio da coloro che, in un qualche modo, ne sono stati a suo tempo i principali artefici ed estensori. Le dimissioni improvvise del Consigliere Natale mi sembrano il sintomo più evidente della confusione e della strumentalità con cui alcuni Consiglieri provinciali e Sindaci del centrosinistra hanno voluto usare a pretesto la delibera approvata oggi dal Consiglio. Biasimo una gestione politica di argomenti delicati come questo per fini diversi dalla ricerca delle soluzioni più adeguate e meno impattanti per le nostre comunità: rivendico come la Provincia della Spezia con questa delibera abbia agito per tutelare veramente e con i fatti le persone e il nostro territorio tutto.
Auspico che il clima dei lavori del Consiglio Provinciale possa rientrare su binari di serenità e di collaborazione come è stato fino all’approvazione delle due delibere relative all’ATO Idrico votate immediatamente prima di quella sul ciclo dei rifiuti. Per parte mia, avendo consentito l’esercizio del diritto di parola anche a chi formalmente non lo aveva, sono convinto di aver agito con un significativo spirito di trasparenza e rispetto delle regole e delle procedure: altri, invece, approfittando di questo, hanno trasformato alcuni momenti della seduta istituzionale in una inutile e dannosa gazzarra.

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