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Santo Stefano, scontro sui 17 mila euro per i migranti In evidenza

Il sindaco Sisti: "Destinati a percorsi di integrazione". La senatrice Pucciarelli: "Privilegiata la manodopera dei finti profughi".

 

"A Santo Stefano sembra siano stati spesi 17mila euro dall’amministrazione comunale per far lavorare i finti profughi. Nei territori guidati ancora dal Pd i residenti vengono per ultimi, e il lavoro perde valore a causa di politiche che privilegiano la manodopera dei migranti. A questo proposito chiedo pubblicamente a Maris di fornire i dati dei contratti lavorativi stipulati e rinnovati negli ultimi tre anni, perché ho il sospetto che l’utilizzo dei richiedenti asilo a costo zero abbia causato una contrazione dei posti di lavoro destinati a effettuare quei servizi". Lo ha dichiarato la sen. Stefania Pucciarelli (Lega), vicepresidente dei senatori del Carroccio e residente a Santo Stefano di Magra.

"Dopo che i cittadini hanno manifestato sconcerto e disappunto per questo spreco di soldi pubblici - aggiunge Pucciarelli - l’amministrazione comunale si è arrampicata sugli specchi e non ha dato spiegazioni esaustive. Infatti non si capisce se i finti profughi ricevono ora una borsa lavoro, hanno una situazione contributiva regolare, oppure no. In quest’ultimo caso non si capisce allora dove siano finiti i fondi stanziati dal comune. L’unica cosa certa è che, come cantava Giorgio Gaber, è bello sentirsi buoni usando i soldi degli italiani, e il Pd ha dimostrato di essere particolarmente bravo a fare quel mestiere".


A stretto giro arriva la replica del sindaco di Santo Stefano, Paola Sisti, che ribatte: "Come sempre la Lega non perde occasione per alimentare un clima d'odio e intolleranza di cui ormai è diretta responsabile a livello locale e nazionale. Così, anche il progetto di integrazione rivolto agli ospiti dei centri di accoglienza di Santo Stefano è diventato un appiglio imperdibile per lanciare l'ennesima polemica feroce e immotivata per bocca della senatrice Stefania Pucciarelli. Se il Comune ha destinato 17mila euro a questi percorsi di integrazione? Sì, lo ha fatto, si tratta di fondi ricevuti dallo Stato. E non mi nascondo: credo sia giusto e positivo – sia per i migranti, sia per i residenti – promuovere progetti di buona integrazione. In questo caso, ricordiamo, parliamo di un'iniziativa che vede gli ospiti dei centri di accoglienza occuparsi, tutt'altro che simbolicamente, di manutenzione del territorio. Un impegno prezioso, gradito dai migranti e dalla cittadinanza e naturalmente portato avanti nel pieno rispetto delle norme e della sicurezza".

"Tuttavia - prosegue il primo cittadino - temo che queste mie parole possano essere inutili all'orecchio di chi, come la Lega e i suoi esponenti, è capace di ascoltare soltanto la propria incontrollabile voglia di fomentare odio e rancore nei confronti dello straniero. Per poi naturalmente correre a battersi il petto in chiesa e a giurare sul Vangelo, in un sussulto estremo di blasfemia. A questo fronte razzista, populista e benpensante occorre rispondere con la cultura dell'accoglienza e della solidarietà, certo con intelligenza e attenzione, ma senza mai chiudere le porte. Se questo oggi in Italia significa essere minoranza culturale, sono orgogliosa di esserlo".

Paola Sisti, sindaco di Santo Stefano di Magra

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