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PD, le democratiche Lazzoni e Viviani: "Renzi era il cambiamento. Persa occasione storica"

Il risultato elettorale, che ha visto dissipare in pochi giorni un vantaggio, chiama in causa, oltre che le ovvie ed evidenti responsabilità del gruppo dirigente nazionale, anche le nostre, sia per gli errori che per le omissioni.

Il paese, e quindi anche la nostra provincia, non ne può più di sentirsi umiliato da chi vuol dare l'impressione che si stia occupando dei suoi problemi attraverso le guerre di correnti stampate sui giornali.
I cittadini attendono proposte concrete che eliminino l'inaccettabile divario che esiste tra la realtà quotidiana delle famiglie ed i rappresentanti delle Istituzioni.
Indubbiamente, la candidatura di Renzi alle primarie aveva dato voce ad una prospettiva di cambiamento in linea con le richieste espresse dal paese e Bersani questo lo ha capito bene tant'è vero che, pur avendo ammesso la deroga allo statuto aprendosi alla sfida, ha chiuso immediatamente le porte alla probabile vittoria della speranza attraverso gli attacchi alle idee del sindaco fiorentino e l'imposizione di regole limitative della partecipazione popolare nell'arena delle primarie.
Oggi, sono fuori luogo i mea culpa profusi da molti circa le carenze e gli errori della campagna elettorale perchè, di fatto, costoro sono gli stessi che quando si trattava di cogliere la spinta innovatrice non l'hanno sostenuta preferendo seguire una direzione più garantista in vista di posizionamenti personali.
Salvo comprendere, con apprezzamenti postumi, che il PD va nella direzione di una nuova leadership.
Noi crediamo che, da qui si debba ripartire. Fatta l'analisi, preso atto definitivamente dei limiti che, troppe volte, questo partito ha manifestato in questi anni, occorre superarne le barriere e seguire la linea, ormai improcrastinabile, del rinnovamento politico.
Il Partito Democratico, se vuole davvero rappresentare la società, deve tornare ad ascoltare ed agire; non può più permettersi vecchie logiche di posizionamenti e lotte intestine slegate dalle esigenze reali; ora, urge un vero senso di responsabilità verso il paese e verso i territori attraverso la valorizzazione delle idee ed il coinvolgimento delle tante persone che in noi credono.
Ed ognuno deve fare la propria parte: i Sindaci facciano i Sindaci, gli Assessori, di qualunque livello, facciano gli Assessori, e gli organi di partito assumano fino in fondo il loro ruolo.
Il rinnovamento congressuale che auspichiamo sia vicino nel tempo non potrà, a questo giro, occuparsi solo dei volti perché la conversazione è vera ed in grado di determinare le sorti del futuro di un partito a servizio del paese se è capace di generare cambiamento nei contenuti e nei metodi; è finta se è frutto di un semplice restyling.
Ricordiamoci che l'elettore ha sempre ragione perché sceglie per il proprio futuro.

 

LAZZONI PAOLA
membro segreteria provinciale PD
Assessore Comune di Santo Stefano Magra

VALENTINA VIVIANI
membro direttivo circolo Deiva Marina
consigliere comunale Deiva Marina

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