La Spezia Popolare interviene in merito al dibattito provocato dalle parole del capogruppo di Forza Italia - Lista Toti in consiglio comunale, Fabio Cenerini,
“Per formazione personale e politica, crediamo fermamente che le diversità siano una ricchezza, e non un problema. Ma a tutto c’è un limite”, dichiarano in una nota congiunta i consiglieri comunali di La Spezia Popolare, Andrea Costa, Marco Tarabugi e Umberto Costantini. “Sentiamo innanzitutto il dovere di chiarire un passaggio fondamentale: il collega Cenerini non parla a titolo della maggioranza, forse a titolo personale o forse per conto del gruppo che rappresenta, ma sicuramente non esprime posizioni che appartengono a La Spezia Popolare”, spiegano dal gruppo spezzino di Liguria Popolare.
“Crediamo che certe affermazioni siano improduttive, che non aiutino il dibattito politico ma che anzi lo alterino in maniera assolutamente negativa. Per noi popolari è importante che anche nelle divergenze ideologiche e politiche i toni rimangano moderati e rispettosi, che il linguaggio usato sia diverso”, proseguono i consiglieri. “Specialmente in un momento storico come questo, in cui i cittadini si sentono lontani da politica e istituzioni, polemiche condotte in questa maniera rischiano di corrompere in maniera peggiore questo rapporto. Riteniamo che il tempo di tutti noi debba essere speso per dibattiti ben più importanti, come quelli sul futuro della nostra città e dei nostri ragazzi: insomma, il lavoro non manca e le cose di cui parlare sono veramente tante, perché soffermarsi su sterili alterchi?”.
“Sia chiaro: non vogliamo prendere le parti di nessuno, perché secondo noi scontri del genere non dovrebbero mai verificarsi. Siamo certi - concludono dal gruppo guidato in Liguria da Andrea Costa - che il sindaco Peracchini saprà gestire con perizia la situazione: anche lui sicuramente sarà consapevole del fatto che la moderazione e la responsabilità, portano i benefici migliori, per noi e per tutti i cittadini”.
Costantini Umberto Maria
CAPOGRUPPO
Costa Andrea
Tarabugi Marco