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Il 5Terre Express divide ancor prima dell'inaugurazione In evidenza

Michelucci e Lunardon: "Non cambia la situazione problematica dei cinque borghi"; l'assessore Berrino: "Comodi e veloci per i turisti".

 

"Abbiamo la netta sensazione - affermano i consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Juri Michelucci - che l'inaugurazione prevista per sabato 16 marzo del Cinque Terre Express non sia altro che l'ennesima passerella priva di sostanza. Questo servizio avrebbe dovuto portare soluzioni concrete nella gestione dei flussi turistici verso le Cinque Terre e interventi strutturali sulle stazioni prese d'assalto durante il periodo estivo con i conseguenti problemi di sicurezza. Ma niente di tutto questo è avvenuto.
I lavori nelle stazioni slittano al 2023 e i tavoli convocati con le amministrazioni locali sono stati snobbati dalla Regione, ma è stato deciso ugualmente di organizzare una cerimonia di inaugurazione di un servizio che, così com'è oggi, non cambia di una virgola la situazione problematica in cui versano i paesi e le fermate ferroviarie.
Non si tratta di una polemica politica. Il Cinque Terre Express, se non presentasse queste criticità, potrebbe essere un'opportunità importante. Ma fare le cose a metà pur di tagliare qualche nastro non ci pare una scelta rispettosa delle amministrazioni coinvolte, dei cittadini e dei turisti che chiedono, invece, soluzioni concrete in grado, non solo di valorizzare la bellezza di quei territorio, ma anche di garantire standard minimi di sicurezza e vivibilità per tutti".

 

"Chi non ha fatto nulla negli anni scorsi oggi critica, lanciando accuse senza alcun fondamento e dimostrando di non avere nessuna conoscenza della situazione e nessuna percezione di ciò che si è fatto e di ciò che si sta facendo". Risponde così l'assessore Gianni Berrino alle critiche di Giovanni Lunardon e Juri Michelucci sull'inaugurazione del servizio Cinque Terre Express.

"Facciamo l'inaugurazione perché parte il nuovo servizio ed è giusto dargli rilievo - puntualizza Berrino - ma nessuno, se non Lunardon, ignora che già in questi anni il Cinque Terre Express ha permesso ai turisti di viaggiare più comodamente e velocemente, evitando soprattutto ciò che è successo fino all'estate del 2015, quando migliaia di persone si accalcavano sui marciapiedi creando pericolo in attesa di treni scomodi e vecchi che passavano una volta all'ora. Con un treno ogni 20 minuti la calca non si è più verificata se non in momenti di afflusso eccezionale, nonostante il crescente flusso turistico verso le località delle Cinque Terre". "L'inaugurazione - prosegue l'assessore - metterà anche in evidenza il nuovo look dei treni dedicati al servizio, contrassegnati su ogni porta da un logo che richiama le Cinque Terre e dai nomi delle località, per dare un'informazione visiva immediata a turisti e passeggeri. Quanto ai lavori nelle stazioni non dipendono da Regione Liguria: comprare un servizio come ha fatto Regione, non ha nulla a che fare con gli investimenti sulla rete. Comunque RFI ha già progettato e programmato interventi molto importanti da oggi al 2021 per le stazioni in cui si ferma il Cinque Terre Express: all'interno del programma Easy Smart Station verranno investiti 3,4 milioni per Levanto, 4,3 per Monterosso, 2,3 per Riomaggiore. Anche su questo capitolo Regione, pur non commissionando direttamente i lavori, sta seguendo la programmazione. Il Parco, grazie alla vendita del biglietto treno+parco, ha a disposizione risorse che sono cresciute moltissimo proprio grazie al Cinque Terre Express, riversando benefici su tutto il territorio".

"Prima di lanciare critiche a caso a tutti i costi - conclude Berrino - si dovrebbe ricordare che con RFI abbiamo lanciato anche il progetto per far diventare la stazione di Migliarina il nuovo capolinea del servizio, anche per svuotare il centro di Spezia dal caos che l'inerzia delle amministrazioni precedenti ha prodotto nel corso degli anni. E magari aggiungere anche che entro il 2022 cambieremo tutti i treni. Non abbiamo "disertato" nessun tavolo, compreso l'ultimo, quello convocato dal prefetto di Spezia, che ha trattato un problema che non è solo trasportistico, ma anche di sicurezza e di gestione dei flussi nelle Cinque Terre".

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