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Altaforte in Biblioteca Beghi, il fronte del NO In evidenza

La richiesta al sindaco Peracchini di ritirare l'autorizzazione.

 

"Il sindaco Peracchini ha autorizzato la presentazione di un libro edito da Altaforte, la casa editrice dei fascisti di Casa Pound, per sabato 18 maggio alla Biblioteca Beghi - affermano Guido Melley (LeAli a Spezia), Federica Pecunia (Pd), Massimo Lombardi (Spezia bene comune), Luigi Liguori (Spezia bella, forte ed unita) e Paolo Manfredini (Partito Socialista) - È una vergogna! Un atto inaudito e gravissimo. Uno sfregio alla città medaglia d’oro alla Resistenza ed alla biblioteca pubblica intitolata ad un Partigiano e sede dell’Istituto storico di Resistenza. Il Sindaco Peracchini ritiri subito l’autorizzazione e chieda scusa alla città. Da parte nostra invitiamo i cittadini, le associazioni, le forze politiche democratiche ed antifasciste a mobilitarsi per difendere un luogo simbolo della Resistenza da questo oltraggio.”


Il Coordinamento Provinciale Partito Democratico La Spezia scrive: "Un gesto grave e offensivo da parte del Sindaco Peracchini quello di autorizzare (data anche la sua delega alla cultura) la presentazione del libro della casa editrice Altaforte, la stessa che è stata allontanata dalla fiera del libro.
Grave perché a promuovere il libro è Casapound, un movimento che si richiama al fascismo e che non può trovare casa in nessuno spazio pubblico e a maggiore ragione nella biblioteca comunale intitolata a un partigiano.
Peracchini faccia annullare quell’evento, come ha fatto il sindaco di Torino e il presidente della regione Piemonte, e prenda con forza le distanze da questo tentativo di offendere la città, in uno dei luoghi della cultura più belli e più importanti per la nostra comunità".

 
L'Europarlamentare spezzino Brando Benifei scrive: "Si sa che in campagna elettorale ogni voto fa comodo, ma quello dei fascisti no, Sindaco Peracchini, quello non si corteggia.
Per un politico come lei, la cui storia è legata all'attività sindacale e al cattolicesimo democratico, è davvero inaudito assistere passivamente alla concessione di uno spazio pubblico come la Biblioteca Beghi alla casa editrice Altaforte, quella di Casapound. Dico "assistere" perché lei ha risposto alle polemiche dicendo di non avere firmato l'autorizzazione.
Bene, ma le pare sufficiente? Cosa ne pensa nel merito? Ha dei poteri per impedire questo sfregio alla città e intende esercitarli? Si esprima, Sindaco, perché antifascisti si deve essere ogni giorno, nel nostro agire, non soltanto la sera della fiaccolata di Migliarina.
Se non bastasse quanto accaduto di recente al Salone del libro di Torino per rendere evidente quanto sia inaccettabile questa scelta e il suo silenzio, si potrebbe ricordare come la nostra città sia Medaglia d'oro per la Resistenza e come la Biblioteca Beghi sia intitolata a un partigiano e sia sede dell'Istituto Storico di Resistenza. Ci ripensi, Sindaco, glielo chiedo non da esponente politico di sinistra, ma da semplice spezzino, perché l'idea che i fascisti debbano stare alla larga da Spezia deve unire tutta la cittadinanza democratica, al di là delle visioni politiche".


Il Movimento 5 Stelle La Spezia "ha appreso con sgomento la notizia che il Sindaco Pierluigi Peracchini ha concesso una sala della biblioteca Beghi per la presentazione del libro “Morte della Repubblica” di Marco Mori, edito da Altaforte, guidata dal fascista dichiarato Francesco Polacchi. Riteniamo che l’iniziativa, a cura di Casapound La Spezia, rientri in quel fascismo strisciante che, come un blob, cerca di insinuarsi nelle piazze e nelle istituzioni. Siamo nettamente contrari a tale fascismo e, pertanto, alla suddetta autorizzazione. Il fascismo, comunque lo si veda, è un crimine e criminale deve essere considerato chi ne fa la propria base ideologica, vantandosene pubblicamente. Se è vero, come si mormora da alcune parti, che il Sindaco avrebbe peraltro intenzione di ritirare tale autorizzazione, non possiamo che esserne lieti. In caso contrario, considerato che egli è un rappresentante istituzionale della nostra Repubblica, basata su ideali di libertà e di democrazia, di ripensare alla sua decisione, che può solo generare scontento e indignazione, se non addirittura problemi di sicurezza e ordine pubblico".


"Abbiamo appreso che è stato autorizzato da parte dell’Amministrazione comunale un evento di Casa Pound presso la Biblioteca Beghi per la presentazione del volume di Marco Mori “La morte della Repubblica. Gli Stati Uniti d’Europa” da parte della casa editrice Altaforte - commenta Giacomo Paladini, Coordinatore del Gruppo Più Europa Più La Spezia - Quindi di un volume contro l’Europa, contro il progetto di Stati Uniti d’Europa, contro il programma elettorale di Più Europa, contro la libertà, il progresso, la pace. Contro il futuro!
Più Europa Più La Spezia, pur mantenendo inalterati i valori del liberalismo e quelli che ci hanno condotti alla Repubblica, con la consapevolezza che le idee e le opinioni anche quelle cattive si devono combattere con idee e opinioni buone, e quella degli Stati Uniti d’Europa è senz’altro un’ottima idea, e che nessun libro debba essere messo al rogo, ritiene comunque – oggi e in questo clima – inopportuna tale autorizzazione. Inoltre, qualora vi fosse il mancato rispetto della Costituzione o altri illeciti auspichiamo il tempestivo intervento della Magistratura"


“Il Sindaco Peracchini autorizza un evento di Casa Pound alla biblioteca Beghi, per la presentazione di un libro della casa editrice Altoforte - commenta Moreno Veschi, coordinatore provinciale di Articolo 1 - MDP - Gli aderenti a Casa Pound si autodefiniscono "fascisti del terzo millennio". La casa editrice Altoforte è stata esclusa dal salone del libro di Torino, perché il suo responsabile, Francesco Polacchi, è indagato per apologia di fascismo.
Questo personaggio, oltre ad essersi dichiarato fascista ha pure dichiarato che "il male della società italiana è l' antifascismo".
Questa decisione del sindaco è un oltraggio alla storia democratica della nostra città.
La biblioteca è dedicata a Pietro Beghi, presidente del CLN (COMITATO di LIBERAZIONE NAZIONALE) della Spezia ed è antistante la piazzetta dedicata al comandante partigiano Flavio Bertone (Walter ).
Il sindaco Peracchini, che si è sempre dichiarato antifascista, prenda coraggio, torni indietro rispetto a questa decisione e neghi a questa casa editrice vicina a Casa Pound TUTTE le sale pubbliche della città.
Mobilitiamoci!"

I Giovani Democratici La Spezia "manifestano profondo sconcerto per la scelta adoperata dall’amministrazione comunale di autorizzare la presentazione del libro edito dalla casa editrice Altaforte. Non riteniamo ammissibile che una società editrice vicina a Casapoud possa realizzare un tale evento nella biblioteca civica comunale dedicata al partigiano Pietro Mario Beghi, esponente di spicco della Resistenza locale. I nostri territori e la nostra città si sono contraddistinti per il ruolo fondamentale ricoperto durante quei tragici mesi. Dobbiamo preservare ed onorare la memoria di quanti sacrificarono la propria esistenza in nome della Libertà e della Democrazia. Chiediamo al sindaco Pierluigi Peracchini e all’amministrazione comunale tutta di ritirare quanto prima l’autorizzazione concessa".


"Noi Giovani Federalisti Europei insieme con il Movimento Federalista Europeo della Spezia, apprendiamo con grande preoccupazione che il nostro sindaco ha dato autorizzazione alla presentazione di un libro di Altaforte, editore vicino all'organizzazione neofascista Casapound, negli spazi della biblioteca comunale Beghi.
Chiediamo che questa autorizzazione venga al più presto ritirata perché rappresenta una grave minaccia ai valori della Costituzione. La nostra priorità è la difesa della democrazia, dell'uguaglianza e della solidarietà, quei valori cancellati dai totalitarismi e dai nazionalisti che hanno portato, quelli si, alla storica fine delle repubbliche e delle democrazie in Europa e nel mondo. Come federalisti siamo fermamente convinti che la creazione degli Stati Uniti d’Europa sia la strada necessaria per garantire lo sviluppo e la protezione dello stato di diritto e delle libertà nate dalla resistenza al nazifascismo. Non la morte della Repubblica per citare gli autori del libro, ma l'atto di nascita di una nuova Repubblica, sovranazionale, unita, libera e inclusiva".


Fabio Vistori, Coordinatore di Italia in Comune La Spezia, afferma: "L'autorizzazione per la presentazione del libro dell'editore di CasaPound alla Beghi costituisce un gesto di estrema gravità che non va sottovalutato.
La biblioteca pubblica è infatti intitolata a un Partigiano, è sede dell'Istituto storico della Resistenza in un città che ha ricevuto la medaglia d’oro.
Italia in Comune considera il fascismo, al pari di ogni forma di dittatura, come la negazione di ogni libertà di opinione per cui se ne può fare uno studio storico e si deve tenere viva la memoria degli eventi di quei giorni infausti. Questo è ben altra cosa dal dare spazio a chi si dichiara apertamente fascista e farlo autorizzando eventi in un luogo simbolo va oltre ogni ragionevolezza.
Crediamo sia opportuno che anche alla Spezia, come in altre città d'Italia, chi vuole usufruire di immobili comunali, avanzare una richiesta di contributo economico o il patrocinio per una manifestazione, debba firmare un documento in cui attesta di riconoscersi nella democrazia costituzionale, di ripudiare il fascismo, la xenofobia e di non propugnare la violenza come forma di lotta politica.
Sollecitiamo le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale a muoversi in questo senso, in modo da dotare il nostro comune di un adeguato regolamento".


“Il sindaco Peracchini revochi immediatamente l’autorizzazione alla presentazione del libro di Casapound. I fascisti non devono entrare alla biblioteca Beghi - Così Lara Ghiglione, segretario Camera del Lavoro della Spezia, che continua - La Cgil sarà in prima linea per difendere un luogo simbolo dell’antifascismo e la memoria, l’onore e la storia democratica della città della Resistenza, di Exodus e degli scioperi del 43 nelle fabbriche. I lavoratori, i cittadini, le forze democratiche si devono mobilitare contro questa vergogna come è successo al salone di Torino ed alla Sapienza di Roma per la lezione di Mimmo Lucano.”

 

Così ANPI Provinciale La Spezia esprime la propria indignazione per l'autorizzazione da parte del Comune della Spezia: "Autorizzare l'utilizzo di uno spazio pubblico da parte di un editore che si è espresso esplicitamente in favore del fascismo e di Mussolini è un atto gravissimo che lede la memoria di questa città e la legalità costituzionale. L'editore in questione è stato già allontanato dal Salone internazionale di Torino e la sua presenza è incompatibile con qualsiasi spazio pubblico della nostra città. Utilizzando le parole di Halina Birenbaum, sopravvissuta al lager, e dal direttore del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, Piotr M. A. Cywiński, "non si può chiedere di condividere lo spazio con chi mette in discussione i fatti storici che hanno portato all’Olocausto, con chi ripropone una idea fascista della società”. Si tratta del rispetto del valore più alto delle istituzioni democratiche, della loro vigilanza, dei loro anticorpi, della Costituzione italiana". Il sindaco Peracchini revochi l'autorizzazione, e tutte/i gli antifasciste/i della città si incontrino sabato alla bibblioteca intitolata ad un grande partigiano, Pietro Beghi, per ricordare su quali valori si fonda la nostra comunità".


il deputato di èViva, Luca Pastorino, sostenitore della lista La Sinistra alle Europee, afferma: "Non è accettabile che La Spezia ospiti un evento dal sapore chiaramente neofascista organizzato sabato prossimo nella biblioteca Beghi. La presentazione del libro 'La morte della Repubblica', edito da AltaForte, è una provocazione inaccettabile. Solo qualche giorno fa, infatti, il proprietario della casa editrice Polacchi ha sostenuto che l'antifascismo sia un male. Serve altro per capire il suo disprezzo verso i valori democratici? Nei mesi scorsi ho depositato una proposta di legge per prevedere, tra le altre cose, lo scioglimento di Casapound e Forza Nuova, che hanno posizioni al di fuori della Costituzione italiana. Bisogna ripartire dalla discussione di quel testo, affinché venga lanciato un segnale all'intero Paese e per fornire ulteriori strumenti giuridici contro la nascita di organizzazioni dichiaratamente fasciste".

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