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Spezia-Chievo: vigilia di semifinale di ritorno, è dura ma non impossibile In evidenza

Nulla è matematicamente perduto

Ansia e amarezza tra i tifosi spezzini alla vigilia della semifinale di ritorno tra lo Spezia e il Chievo, dopo lo 0-2 del Bentegodi e le incredibili occasioni mancate per realizzare almeno un gol che avrebbe reso la sfida di domani meno difficile.

Lo squillo di tromba del Pordenone a Frosinone - vittoria di 1-0 grazie a Tremolada - rende ancora più difficile da digerire il ko contro la squadra di Aglietti, favorita alla finale ai danni delle Aquile per una serie di ragioni:

Fattore campo: in una gara dentro o fuori come quella di domani un Picco gremito avrebbe potuto fare la differenza.
Fattore organico: malgrado i meriti e le capacità di Italiano non si può non considerare che i forfait totali di Capradossi, Marchizza e Federico Ricci insieme ai ko parziali di Galabinov, Ragusa, Di Gaudio non pesino a confronto di una rosa di qualità qual'è il Chievo di Aglietti.
Fattore c.: sempre necessario se non indispensabile, mai abbondante in casa Spezia, come dimostrato solo nell'ultima gara dal rigore sbagliato e dalla traversa interna di Nzola.

Detto questo, nulla è matematicamente perduto, malgrado la difficoltà elevatissima lo Spezia cercherà domani sera di spezzare alla svelta l'equilibrio, prendendo magari qualche rischio in ripartenza ma migliorando - si spera- in termini di cinismo e cattiveria sotto porta.

Lo Spezia per staccare stasera il pass per la finalissima dei playoff di Serie B 2019/20 dovrà compiere un'impresa, vincendo con almeno due reti di scarto. Nella storia dei playoff cadetti, istituiti dal 2004/05, è successo 3 volte casi di rimonte "miracolose": nella finalissima 2005/06 Mantova vittorioso in casa all'andata sul Torino 4-2, poi 2-0 al 90' nel ritorno in Piemonte e 3-1 granata al 120', con promozione in serie A del Toro; nelle semifinali 2008/09 Grosseto vincente 2-0 in casa all'andata sul Livorno, ma amaranto in grado di ribaltare il verdetto al "Picchi", con un sonante 4-1 e fu poi promosso in Serie A vincendo la finale sul Brescia; infine la finalissima dell'anno scorso, col Cittadella vincente 2-0 all'andata al "Tombolato", ma sconfitto 0-3 dall'Hellas Verona nel ritorno del "Bentegodi", entro i 90' regolamentari, con Aglietti – oggi coach del Chievo – seduto sull'altra sponda dell'Adige con la squadra veronese.

Le statistiche non dicono molto di buono: Lo Spezia ospita il ChievoVerona in gare ufficiali per l'ottava volta nella sua storia e solo in un'occasione ha vinto con almeno 2 reti di scarto, quelle che serviranno stasera ai liguri per accedere alla finalissima playoff. E' successo il 9 dicembre 1990 in serie C-1, 2-0 con doppietta di Federico Giampaolo, fratello di Marco, da pochi giorni neo-allenatore del Torino per la stagione 2020/21. Gli allenatori quel giorno erano Ferruccio Mazzola per i padroni di casa, Gianni Bui per i veronesi.

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