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Mercato dello Spezia: parola d'ordine sfoltire, ma per salvarsi non basta In evidenza

di Massimo Guerra - Servono rinforzi in attacco.

 

Per il Ds aquilotto Mauro Meluso la priorità sin dall'apertura del mercato di riparazione il prossimo 4 gennaio sarà quella di ridurre i ranghi della rosa a disposizione di mister Italiano, con tante trattative già intavolate a fine agosto ma poi di fatto congelate dall'emergenza Covid.

Fuori dall'ufficialità sarebbero diversi i protagonisti della storica promozione già con le valigie pronte, ceduti o magari in prestito fino alla fine della stagione per garantire loro un maggiore minutaggio, tra cui probabilmente Krapikas, Ramos, Vignali (anche se sta facendo molto meglio di Sala) e il rientrante Capradossi per la difesa, Bartolomei, Mora e Mastinu per la mediana, così come Agoumè che l'Inter vorrebbe più utilizzato, probabilmente nessuno nel reparto avanzato, l'unico con evidenti carenze di organico.

Nelle dichiarazioni fin qui rilasciate dal responsabile tecnico dello Spezia non traspare una netta volontà di recuperare terreno nel mercato per quanto riguarda l'attacco, anzi. Meluso ha sottolineato gli elogi (meritati tra l'altro) per Nzola e Piccoli, senza sbilanciarsi oltre, speriamo che la sua sia una strategia di mercato perché è evidente che senza un paio di rinforzi di categoria lo Spezia non ce la può fare, malgrado la qualità del gioco e del suo allenatore. Proprio su Nzola, a segno 7 volte con prestazioni sempre più convincenti, si concentrano le voci di mercato in uscita. L'ultima porta alla Premier League, precisamente al West Ham.

Poche invece le voci in entrata per l'attacco aquilotto, eccetto per il recupero dagli infortuni di Galabinov (non prima di un paio di settimane però) e di Verde, e i rumors sull'interessamento per il capocannoniere del campionato svizzero, il franco-ghanese '93 Jean Pierre Nsame che milita nello Young Boys di Berna.

Aspettando l'avvio del mercato, è chiaro che Meluso vorrà riorganizzare la rosa in modo da fornire a mister Italiano almeno due alternative di categoria per ogni ruolo, al netto dei possibili recuperi fisici di giocatori ancora poco o non valutati come il portiere Zoet, i difensori Mattiello e Dell'Orco, il mediano brasiliano Sena, senza contare la possibilità di un "richiamo" anticipato alla casa madre per alcuni giovani talenti tra cui Piccoli (Atalanta), Agoumé (Inter) e Pobega (Milan).

Una situazione evidentemente fluida e in divenire con poco budget a disposizione, ma non è scontato che il patron Gabriele Volpi - come è avvenuto in passato - non decida di intervenire in prima persona nel mercato di riparazione per assicurare qualche nome all'altezza del compito che attende lo Spezia, ovvero la salvezza. Da raggiungere e per la quale mancano ancora tanti punti da guadagnare giornata dopo giornata ma iniziando subito dalla sfida della ripresa contro il Verona.

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