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Addio di Bjelica, proteste a Follo In evidenza

di Massimo Guerra -  Fumogeni e proteste a Follo contro i giocatori dello Spezia, accusati di scarso impegno da una cinquantina di tifosi della curva Ferrovia che hanno apostrofato a male parole gli ex beniamini: "Adesso non avete più scuse, dopo aver fatto cacciare Bjelica vedremo se riuscirete a far peggio".  

Una fetta di tifosi, non solo ultras, non ha preso bene i motivi che hanno portato all'esonero di Neno: scarso impegno, poca motivazione proprio nel momento in cui il mister di Osijek avrebbe più avuto bisogno del sostegno dello spogliatoio. Ma il calcio ha le sue leggi, anche e soprattutto non scritte. La squadra appariva ormai senza testa, il gruppo sfatto, i motivi non si sanno tutti ma gli effetti sono nella classifica a precipizio, con le ultime tre sconfitte consecutive, venute dopo altrettanti scialbi pareggi.

Anche se Bjelica è rimasto nel cuore del popolo bianconero, forse altrettanto non si può dire per alcuni giocatori, per qualcuno sempre in panca ormai era diventato "Zeman", per qualcun altro il manager che fissava ingaggi e  preferiva sempre i "suoi", leggi in ordine alfabetico Brezovec, Canadjija, Kvrzic al di là di tattica e rendimento. Sicuramente più condottiero che psicologo, con lui o contro di lui ma nei gruppi il leader deve riuscire a coinvolgere anche chi ha personalità e può pensarla non sempre, e non tutta, diversa da lui.

Via Bjelica, ecco Mimmo Di Carlo

Tocca al Presidente Giovanni Grazzini dare il benvenuto al nuovo tecnico aquilotto Domenico "Mimmo" Di Carlo: "Oggi è un giorno importante per tutto lo Spezia Calcio, perchè siamo qui a presentare un mister esperto come Di Carlo, una persona seria, determinata ed affamata, che farà il possibile per portare in alto le Aquile, aiutandoci innanzitutto ad uscire da questo momento difficile. E' stato Pietro Fusco a fare il nome del nuovo tecnico, la Società si è allineata di buon grado e siamo sicuri che Di Carlo sarà dare una nuova scossa a tutto l'ambiente.

Normale voler ringraziare Nenad Bjelica, un tecnico che ha fatto tantissimo per lo Spezia, una persona eccezionale che in 17 mesi era riuscito ad instaurare un grande rapporto con tutta la piazza, ma purtroppo l'ultima striscia negativa ha portato a questa separazione".

Inizia proprio dai ringraziamenti per l'ex tecnico aquilotto anche il Coordinatore dell'Area Tecnica, Pietro Fusco: "Innanzitutto mi associo ai ringraziamenti fatti dal Presidente nei confronti di Nenad, con cui ho vissuto 17 mesi importanti, una persona dedita al lavoro che ha saputo riavvicinare il pubblico spezzino alla squadra. Purtroppo  siamo uomini di calcio ed in questo sport sono i risultati a farla da padrone, pertanto intendo fare a "Neno" ed al suo staff, i migliori auguri per il futuro, così come intendo farli a Mimmo Di Carlo, un grande tecnico che ora abbiamo il piacere di avere alla guida della nostra Prima Squadra".

Dopo il benvenuto del Presidente e del Coordinatore dell'Area Tecnica, tocca infine proprio al tecnico Domenico Di Carlo prendere la parola e presentarsi alla stampa: "Voglio innanzitutto ringraziare il Patron, il Presidente, Damir Miskovic e Pietro Fusco, grazie a loro ho capito fin da subito di essere arrivato in una grande famiglia, una piazza importante dove c'è fame di calcio, dove c'è un'organizzazione straordinaria e dove c'è un progetto serio. Sono stato subito convinto, la scelta dello Spezia Calcio è stata molto semplice per me, io ho fame di calcio così come tutto l'ambiente spezzino, pertanto sono sicuro che insieme potremo ottenere risultati importanti.

Sicuramente mi associo agli auguri per il prosieguo a Nenad Bjelica, ha fatto un grandissimo lavoro in questo anno e mezzo qui alla Spezia, ma purtroppo il destino di noi allenatori è legato ai risultati, è il rischio del nostro mestiere.

In primis voglio conoscere bene i ragazzi, far assimilare quei due/tre concetti che per me sono fondamentali, a partire dallo spirito battagliero che le mie squadre devono avere, voglio che i ragazzi lottino fino al termine dell'incontro, che non si risparmino mai, proprio come chiede anche il pubblico spezzino. Purtroppo abbiamo poco tempo per lavorare sul piano tattico, dicembre è ricco di impegni ravvicinati, cercheremo di lavorare facendo un passo alla volta; non ho la bacchetta magica, conosco solo il lavoro per riuscire ad uscire da questo lavoro difficile, non possiamo pensare di far assimilare i concetti tutti allo stesso momento, ma con il passare dei giorni riusciremo anche in questo. Questa squadra ha qualità importanti, dobbiamo giocare da squadra ed in questo modo torneremo a gioire insieme ai nostri tifosi, a partire da venerdì, quando affronteremo una squadra molto forte, ma noi non dobbiamo temere nessuno, bensì pensare solamente a fare bene ciò che sappiamo, giocando con grinta, concentrazione e determinazione.

Personalmente sono molto motivato, la Serie B non mi spaventa, l'importante è che la squadra scenda in campo con il giusto atteggiamento, perchè il calcio è sempre lo stesso in ogni categoria se affrontato con la testa giusta.

Sono stato corteggiato dalla Società e mi sono subito innamorato di questo progetto, pertanto voglio che questa storia d'amore abbia un lieto fine e per farlo dovremo impegnarci a migliorare sotto diversi aspetti, dall'atteggiamento al ritmo; a me piacciono squadre corte ed aggressive, per farlo bisogna correre tanto e su questo aspetto dovremo migliorare, perchè è tutta la squadra che deve correre, non solo 4-5 elementi, perchè altrimenti è normale che nella ripresa qualcuno cali dal punto di vista fisico.

Come sono stato accolto? Ho a che fare con un gruppo di professionisti e sono convintissimo che anche loro vogliano togliersi le soddisfazioni che fino ad ora sono mancate; dobbiamo dare continuità al lavoro di Bjelica ed ovviamente io cercherò di portare alla squadra il mio credo.

Negli ultimi anni ho scelto sfide difficili, non mi sono mai tirato indietro, cercando di motivare i calciatori, perchè solo calciatori motivati possono ottenere risultati importanti; sia a Livorno che a Cesena, sebbene con due situazioni completamente differenti, speravo di aver sposato un progetto a lungo termine, ma purtroppo così non è stato. La Serie A è il massimo per un tecnico, ma la mia volontà era quella di sposare un progetto serio, anche ripartendo dalla B, ma con la determinazione di creare un futuro importanti e qui alla Spezia ho trovato quando di meglio potevo sperare, cercherò di fare il massimo per ottenere i risultati sperati.

Gli obiettivi? Io per ora penso solo al campo, ci sono tante partite e poco tempo per prepararle, pertanto dobbiamo pensare soltanto a dare equilibrio tattico, compattezza e carattere, in modo da lasciare al più presto quota 17 punti in classifica e guadagnare posizioni. Per fare quando vogliamo sarà importante giocare di squadra ed andare a fare un pò di guerra in più nella metà campo degli avversari, perchè non mi piace aspettare che siano gli altri ad attaccare la mia squadra, ma per farlo serve ritmo ed il giusto atteggiamento.

I tifosi? Sono abituato a subentrare in situazioni non facili, lo stato d'animo dei tifosi è comprensibile, noi cercheremo di essere battaglieri, di dare tutto, è questo ciò che voglio, ma so bene che non basta per ottenere risultati importanti, dato che bisogna avere prima di tutto concentrazione e determinazione, è da questo che cercheremo di ripartire.

Questa è una piazza importante, nella sua storia c'è uno Scudetto e solo qualche anno fa è stato portato a casa un incredibile Triplete, pertanto non possiamo e non vogliamo stare a guardare le altre società, bensì vogliamo ricreare un ciclo vincente, ma sappiamo che per farlo bisogna avere pazienza e lavorare duramente: sarà il campo a parlare.

Insieme a me lavoreranno Claudio Valigi, Lorenzo Riela, Martino Sofia, Maurizio Rollandi e Luca Picasso: con loro cercherò di dare soddisfazione a tutto l'ambiente, sempre con umiltà e voglia di lottare sino al 95'".

(Fonte intervista: Ac Spezia)

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