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Trasformano un box auto a pagamento sfitto in ricovero dove vivere: tre persone rischiano una denuncia In evidenza

L'intervento della Polizia Locale 

Alle 14.30 di ieri è arrivata alla Centrale Operativa della Polizia Locale la richiesta di intervento da parte del personale incaricato a pulire e chiudere con nuova serratura, uno dei box auto da affittare posti all’interno del parcheggio a pagamento di Piazzetta Ancona, sotto la Stazione, di proprietà e gestito dalla società partecipata cui è affidata l’intera rete di parcheggi a tariffa sul territorio comunale.


Gli operai, al momento di accedere al fondo, avevano notato all’interno dello stesso brandine con materassi, coperte, vettovaglie varie ed altre chiare tracce che lì si era stabilito abusivamente qualcuno e, nel timore di incontrare gli ignoti occupanti, richiedevano la presenza degli agenti.


In pochi minuti sul posto giungeva la pattuglia di motociclisti che coglievano nel box un uomo di origini algerine che era sdraiato su uno dei tre giacigli presenti.
L’uomo, privo di qualsiasi documento, veniva accompagnato da colleghi giunti in supporto alle moto, presso la locale Questura, ove si apprendeva che sul suo capo pendeva già un ordine di espulsione ed aveva precedenti per recenti episodi di furto aggravato e possesso di arnesi idonei allo scasso.


Nel frattempo, la pattuglia moto stazionava sul posto in attesa dell’eventuale arrivo degli altri occupanti, fatto poi avvenuto; giungeva infatti una 19enne italiana, senza fissa dimora, ed un 36enne, anch’egli italiano e con precedenti per spaccio.


La presenza della Locale si protraeva fino a tardo pomeriggio per consentire agli incaricati di lavorare in sicurezza e sgombrare completamente il fondo nonché sostituire la serratura.
Dalle indagini risultava poi che non vi era stata effrazione in quanto l’ultimo affittuario del box aveva imprudentemente lasciato la porta basculante alzata.
Oltre ai reati per la posizione di irregolare del ragazzo algerino, i tre occupanti rischiano ora, se proposta querela, una condanna per invasione di fabbricati privati.

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