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Scontri a Pisa, la voce delle scuole e degli studenti spezzini In evidenza

Tanti gli istituti dai quali arriva piena condivisione delle parole del Presidente Mattarella.

Il Collegio dei Docenti dell' ISA 8 della Spezia si è riunito il 26 febbraio presso i locali della scuola Cervi per esprimere, in qualità di comunità educante, il proprio pensiero riguardo i fatti accaduti a Pisa venerdì.
Gli insegnanti dell'Istituto comprensivo n.8, a larghissima maggioranza, ritengono che "sia doveroso essere solidali agli studenti e alle studentesse, che rappresentano i nostri ragazzi e le nostre ragazze, ai quali cerchiamo attraverso il dialogo educativo di trasmettere l'importanza dei diritti della Costituzione, nella consapevolezza che nessun metodo repressivo o punitivo possa essere educativo".

Questo il documento redatto:
"Il Collegio dei Docenti dell’ISA 8 della Spezia, a grande maggioranza, manifesta il proprio sostegno alle studentesse e agli studenti che, venerdì scorso, a Pisa hanno preso parte al corteo a difesa della Palestina e contro la guerra e altresì esprime indignazione, preoccupazione e sdegno di fronte alla risposta violenta e totalmente ingiustificata messa in atto dalle forze dell’ordine.
Come comunità educante siamo impegnati quotidianamente a trasmettere con convinzione alle nostre studentesse e ai nostri studenti i principi fondanti della nostra Costituzione, nata dall’antifascismo, che ha come valore primario la tutela della nostra libertà.
L’introduzione delle 33 ore di educazione civica è andata a rafforzare la volontà di sensibilizzare ulteriormente i giovani ad una cittadinanza attiva, al rispetto, al confronto, alla costruzione di un pensiero critico, all’uso degli spazi di parola e non possiamo, quindi, che ritenere deplorevoli episodi di questo genere che rappresentano un’intollerabile violazione del diritto primario alla libera espressione delle proprie idee.
Il mondo adulto, ed in particolar modo chi dovrebbe rappresentare lo Stato di Diritto, ha il compito di accompagnare e sostenere le ragazze e i ragazzi che, criticamente e creativamente, affrontano il loro mondo per provare a trasformarlo nel senso della giustizia e della democrazia e dovrebbe aiutarli ad amplificare la loro voce, mai e poi mai dovrebbe usare violenza e cieca repressione per farli tacere.
Come ha ricordato anche il Presidente Mattarella, i manganelli non sono mai sinonimo di autorevolezza, ma solo di atroce fallimento, un doloroso fallimento".

 

I docenti del Liceo Mazzini della Spezia esprimono "tutta la loro solidarietà agli studenti che venerdì hanno manifestato pacificamente nelle vie di Pisa".
"Prendiamo la distanza - affermano i docenti - dalla reazione spropositata e inaccettabile delle forze dell'ordine nei confronti degli studenti che, a mani alzate e pacificamente, manifestavano contro ciò che sta accadendo nelle terra di Palestina. Facciamo nostre le parole del Presidente della Repubblica che sottolinea quanto certe azioni dimostrino il fallimento del mondo adulto e delle istituzioni preposte alla tutela dei cittadini tutti".

"La scuola da sempre è in prima linea nell'insegnamento dei valori democratici, del rispetto delle opinioni di tutti e tutte, nonché nell'affermare ogni giorno il valore imprescindibile della Pace. Questi valori, ben evidenziati nella nostra carta costituzionale, sono i valori ai quali la scuola ogni giorno risponde e che difende", proseguono gli insegnanti.

I docenti del Liceo Mazzini della Spezia esprimono altresì "la totale solidarietà e vicinanza a tutti quei colleghi che si sono attivati per soccorrere i propri studenti che, ricordiamo, ancora sono stati manganellati sebbene non armati e con le mani alzate, e ai docenti dell'Università Normale di Pisa che con il loro comunicato hanno espresso chiaramente quanto tutto ciò che è accaduto non sia affatto accettabile in un paese democratico".

"Siamo anche vicini a tutte le famiglie che hanno visto i propri figli aggrediti, hanno sentito le loro grida di aiuto e di dolore.Chiediamo chiarezza per ciò che è successo. Non lasciamo soli i nostri ragazzi", concludono i docenti del Liceo Mazzini della Spezia.

 

53 membri del corpo docente e del personale ATA dell’Istituto Tecnico “Fossati - Da Passano” hanno inviato al Prefetto, al Presidente della Provincia della Spezia, alla dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale il seguente documento di solidarietà con gli studenti di Pisa.
"Noi sottoscritti docenti e personale scolastico dell'Istituto Tecnico "Fossati - Da Passano" con la presente esprimiamo la nostra solidarietà agli studenti che venerdì 23 febbraio hanno manifestato pacificamente nelle vie di Pisa, vittime di una ingiustificata e incomprensibile violenza operata da alcuni appartenenti alle forze dell'ordine. Siamo preoccupati dal reiterarsi negli ultimi anni di episodi di repressione violenta del diritto di manifestare dei giovani, come a Pisa, dove i giovani in corteo volevano esprimere il proprio pensiero su valori universali e costituzionalmente garantiti come la pace e la giustizia tra i popoli.

Mentre da più parti si guarda ai giovani e alle giovani con preoccupazione per il loro rassegnato ritirarsi nel privato e per il loro pessimismo verso il futuro, assistiamo all’irrisione, financo alla repressione del loro pensiero critico allorquando lo manifestano. Come insegnanti e come educatori non possiamo accettare tutto ciò. Facciamo a questo proposito nostre le parole del Presidente della Repubblica: "con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento” del mondo adulto e delle istituzioni. La scuola ha come elemento costitutivo della sua missione l'educazione ai valori democratici, al rispetto delle opinioni di tutti e tutte, al valore imprescindibile della Pace.

Come cittadini e come membri della comunità educante ribadiamo il nostro impegno all'affermazione di questi valori attraverso un confronto costante con i nostri studenti; un confronto responsabile, costruttivo, non retorico, non astratto, ma ancorato alla realtà: una realtà - quella per la quale manifestavano gli studenti pisani - nella quale con preoccupazione assistiamo alla negazione dell'esercizio della giustizia e del diritto all'esistenza e alla dignità di interi popoli; dove la guerra viene sempre più spesso proposta come soluzione delle controversie internazionali e non come negazione di ogni dignità della persona umana; in cui si assiste ad una sistematica azione culturale tesa a impedire la formazione del pensiero critico e la libertà di espressione.

Crediamo che l'affermazione di un confronto senza pregiudizi su temi come questi, che rappresentano al contempo valori espressi dalla Costituzione, sia la strada maestra per creare le condizioni affinché la coscienza critica possa diventare strumento di crescita delle persone e della società".


Esprimono la propria opinione anche i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di istituto del Parentucelli - Arzelà di Sarzana.

"Venerdì 23 Febbraio, a Pisa e a Firenze, un corteo di studenti inermi e pacifici, di cui molti minorenni, è stato accerchiato e chiuso tra due cordoni di polizia e fatto oggetto di violenza fisica, subendo la carica e le manganellate delle Forze dell'Ordine.

Un fatto di una gravità inaudita, che ha costretto persino il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad intervenire duramente per condannare l'episodio, ribadendo che: "L'autorevolezza delle Forze dell'Ordine non si misura sui manganelli, ma sulla capacità di garantire sicurezza, tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni".

Tra le varie dichiarazioni di dissenso che si sono sollevate in questi ultimi giorni, abbiamo particolarmente apprezzato la lettera aperta della Scuola Normale Superiore di Pisa e del Sant'Anna e quella del rettore dell' Università di Pisa. Abbiamo visto i video di quell'assalto, che non lasciano dubbi sulla ferocia dell'azione, letto le testimonianze dei professori, dei ragazzi presenti e ne siamo rimasti allibiti.

Pertanto noi oggi, tutti assieme, studentesse e studenti del Parentucelli-Arzelà, vogliamo esprimere con forza il nostro sdegno e la nostra condanna verso i fautori di queste violenze immotivate. Non possiamo e non dobbiamo permettere che serpeggi tra di noi il timore di manifestare liberamente e pacificamente per sostenere le nostre idee, indipendentemente da quali esse siano.

Esprimiamo la nostra più totale solidarietà ai ragazzi di Pisa e Firenze, e ci uniamo al numeroso gruppo di coloro che chiedono giustizia, affinché episodi come questo non si verifichino mai più, perché, citando il nostro Presidente: "I manganelli contro i ragazzi esprimono un fallimento".

I ragazzi del Parentucelli-Arzelà.

 

 

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