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Un’opportunità per 10 ragazzi richiedenti asilo che verranno formati per essere inseriti nel mondo del lavoro In evidenza

di Anna Mori – Presentato il percorso formativo nato dalla collaborazione tra Prefettura, Caritas, Confindustria, CISITA e CPIA.

E’ stato presentato questa mattina presso la Prefettura della Spezia il progetto formativo nato dalla collaborazione tra Prefettura, Caritas, Confindustria, CISITA e CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti) che permetterà l’inserimento nel mondo del lavoro di 10 richiedenti asilo. Coinvolti nell’iniziativa anche i cantieri San Lorenzo, Baglietto e Fincantieri.

Il corso è nato dall’esigenza dei cantieri della filiera navale e nautica di trovare alcune figure che risultano carenti sul mercato quali elettricisti, tubisti, saldatori, addetti alla pitturazione delle imbarcazioni.

Grazie alla creazione della rete, alla collaborazione delle aziende e del Centro per l’Impiego, è stato possibile avviare il percorso formativo ad altro valore sociale che è stato finanziato con il contributo del programma Garanzia Giovani e che è rivolto a 10 allievi di età compresa tra i 18 e i 29 anni.

I destinatari della formazione sono stati individuati da CARITAS sulla base di due indicazioni fondamentali: un livello di conoscenza della lingua italiana che permetta di seguire un percorso formativo e un reale impegno dimostrato verso l’integrazione e i corsi di alfabetizzazione presso il CPIA.

Il corso ha una durata di 240 ore: é’ prevista una prima fase di lezioni teoriche presso il CISITA principalmente sulla sicurezza sul lavoro, successivamente partirà la parte professionalizzante che verrà svolta in situazione presso le officine di CISITA ubicate nell’Arsenale Militare.

Affiancheranno i docenti mediatori culturali di lingua bengali, francese e araba per facilitare la comprensione da parte degli allievi dei temi trattati.

Il corso è iniziato il 13 aprile e gli allievi sanno che si stanno giocando un’opportunità importante e vogliono farlo al meglio. La formazione si tiene al mattino e nel pomeriggio è previsto il corso di alfabetizzazione presso il CPIA, con orari specifici per favorire i ragazzi nella continuazione della loro istruzione. Al termine del percorso formativo previsto per la metà di giugno, verrà attivato lo stage di 6 mesi presso Baglietto, San Lorenzo e Fincantieri, al termine del quale ci sarà la possibilità di un eventuale inserimento lavorativo.

La Prefettura è co-ideatrice del progetto che porterà a formare i 10 allievi come elettricisti ed elettronici di bordo, figura richiesta e indicata dai cantieri. “Questo progetto è stato reso possibile grazie ad una rete formata da CARITAS, Confindustria, CISITA, CPIA e dai cantieri che ospiteranno i ragazzi in stage – ha spiegato il Prefetto Maria Luisa InversiniLe aziende hanno avuto un ruolo importante: se il percorso verrà concluso in maniera positiva, seguirà eventualmente l’assunzione. In Italia esistono percorsi simili, ma la novità assoluta del progetto avviato alla Spezia è la possibilità data agli allievi di formarsi per il mondo del lavoro, continuando in contemporanea anche la propria istruzione per apprendere la lingua italiana”.

Grande soddisfazione è stata espressa da Don Luca Palei Direttore della Caritas diocesana: “Il progetto è nato grazie ad un’intuizione di sua Eccellenza il Prefetto. La rete che si è creata è veramente virtuosa: i frutti sono leggibili negli occhi e nell’entusiasmo dei ragazzi. Questo progetto dà una risposta concreta ai nostri ragazzi, perché sapere che c’è un mondo che li attende, in virtù delle loro capacità, apprese anche nel cammino percorso prima di arrivare in Italia, credo sia una opportunità preziosa. Questa speranza è veramente la cura più bella di quelle ferite che portano nel cuore e sulla loro pelle”.

L’iniziativa è stata operativamente coordinata da Paola Strati, Area Risorse Umane di Confindustria: “Il cuore di questo progetto è la rete, una rete formata da soggetti che forse a volte si parlano poco. Partecipa il mondo datoriale con le aziende, la formazione professionale con CISITA, la formazione pubblica con CPIA, il Centro per l’Impiego che è stato fondamentale per la riuscita del progetto. E’ una prima sperimentazione, ma non ci fermeremo qui: l’unico vero modo per spendere bene le risorse pubbliche e portare occupazione, è la collaborazione e l’ascolto di tutte le parti coinvolte che fanno parte del mondo del lavoro. E’ una sperimentazione importante, l’inizio di una serie di progetti che ci vedranno ancora collaborare insieme

Tra i partner dell’iniziativa il CPIA rappresentato dal Dirigente Scolastico Andrea Minghi che ha spiegato che il corso è stato avviato dopo aver superato alcune difficoltà burocratiche “Gli allievi sono tutti corsisti del CPIA La Spezia, uno di loro ha sostenuto l’esame di terza media nella sessione straordinaria di marzo 2023, gli altri conseguiranno il diploma entro marzo 2024.L’impegno successivo sarà quello di conseguire le competenze del biennio delle superiori. A livello nazionale stiamo cercando di promuovere non solo l’alfabetizzazione, ma anche una formazione che sia orientata anche al mondo del lavoro. Quindi questo progetto va proprio in questa direzione”.

I corsi verranno erogati presso le aule di CISITA rappresentato questa mattina dalla Presidente Giorgia Bucchioni che ha ringraziato il Prefetto per la sensibilità che dimostra sempre per queste iniziative che a suo avviso dovrebbero essere una normalità e non un’eccezione: “Siamo in un momento storico complicato in cui dobbiamo portare avanti politiche di integrazione sempre più spinte aprendo le porte alle famiglie di altri paesi. L’integrazione non può non passare attraverso l’istruzione, la formazione, e la conoscenza della cultura del paese ospitante, degli usi e dei costumi. E’ un nostro dovere accettare chi arriva nel nostro paese da situazioni di grande difficoltà loro malgrado. Chi ha la possibilità di dare a queste persone una dignità lo deve fare, il CISITA è molto coinvolto a livello umano in questa vicenda. Ringrazio anche le aziende, perché la dignità di ogni persona si dà sempre con il lavoro”.

L’Ingegnere Daniele Bellotto di Baglietto ha sottolineato che il tema dell’integrazione è stato approfondito in azienda nel corso dell’ultimo anno in maniera molto significativa “Il percorso che stiamo iniziando insieme penso sia un primo passaggio per raggiungere un’integrazione nella nostra organizzazione sempre più importante. La volontà di Baglietto è quella di integrare questi ragazzi sia direttamente, che presso le aziende in subappalto. Abbiamo la necessità di tubisti, saldatori, elettricisti e persone che si occupano di pitturazione, quindi ben vengano tutte queste iniziative e questo flusso di persone che possono apportare le loro competenze e fornirci quella forza lavoro che attualmente risulta carente all’interno della nostra comunità potendo avere a disposizione persone qualificate”.

L’Ingegnere Pierfrancesco Acquaviva di San Lorenzo ha evidenziato che “in questo momento si parla tanto del tema dell’inclusione, credo che non ci sia modo migliore di includere le persone se non con il lavoro, insegnare dei mestieri e accrescere le competenze ricordando anche l’articolo 1 della nostra Costituzione. Abbiamo quindi il dovere di offrire delle opportunità anche da questo punto di vista a persone che si trovano in condizioni di difficoltà. Questo da parte nostra è l’inizio di un percorso che vorremmo continuare nel tempo con l’appoggio di tutta la rete che si è creata”.

Ha poi concluso Paolo Faconti Direttore di Confindustria La Spezia: “Vorrei sottolineare che questo progetto è per Confindustria un esperimento che se funziona dovrà diventare un prototipo da ripetere nel tempo. Questa iniziativa si inserisce in una politica industriale che stiamo portando avanti da circa due anni. Vorrei ricordare altre due esperienze fatte nel processo di integrazione: l’apertura degli sportelli di mediazione culturale e la firma del protocollo per combattere il fenomeno del caporalato. Insieme alle organizzazioni sindacali, su stimolo del Prefetto, abbiamo sviluppato un percorso che si è declinato nell’apertura di tre sportelli di mediazione culturale in San Lorenzo, Fincantieri e Baglietto. Oggi presentiamo un percorso finalizzato a creare una rete di collaborazione, per il sistema di Confindustria fondamentale, creando un senso di comunità che va declinato nelle componenti economia, integrazione sociale e cultura. Confindustria è molto impegnata in questo e la nostra politica ha un senso se abbiamo la condivisione delle aziende”.

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