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Nuova antenna a Follo, il sindaco: "il Comune non si può opporre, ma vigileremo" In evidenza

Rita Mazzi replica all'opposizione.

In merito all’installazione della nuova antenna INWI voglio precisare fin da subito che la tutela dei cittadini, in questa vicenda come in qualsiasi azione intrapresa dalla mia amministrazione, è stata sempre messa al primo posto.

Sento il bisogno di fare chiarezza sulla questione, definita “totalmente in regola con la legislazione vigente in materia”. Esiste infatti un decreto legislativo, quindi una legge statale, che equipara le antenne per la telefonia ad opere di urbanizzazione primaria. I gestori delle compagnie telefoniche, Tim in questo caso, sono autorizzati a mettere queste antenne ovunque vogliano e il Comune non può impedirne il posizionamento.

Non siamo però rimasti inermi e in silenzio, come avvenuto già in passato, con gli uffici comunali abbiamo subito contattato la società evidenziando come il posizionamento, seppur inostacolabile, fosse da ritenersi inadeguato anche se idoneo per quelli che sono i parametri richiesti dalla normativa. Non solo, abbiamo anche proposto alla società un sito alternativo, vista la stretta vicinanza con l‘altra antenna già installata negli scorsi anni, non trovando però consenso da parte della società che aveva gia preso accordi con il privato che ha messo a disposizione il proprio terreno per la realizzazione dell’opera. Abbiamo allora proposto un co-uso dell’antenna già esistente ma anche questa proposta non è stata accolta in quanto, usufruendo di risorse proventi dal PNRR, è necessario realizzare un’infrastruttura ex novo per poter accedere al finanziamento.

Come gestore TIM ha una concessione da parte dello Stato e ha il diritto di trovare un’area privata o pubblica dove vi sia campo per la sua rete, così come il dovere di dare un servizio ai cittadini e per farlo, necessita di antenne collocate vicino ai luoghi di utilizzo: senza queste infrastrutture i telefoni non funzionerebbero neanche per le emergenze. La zona di Follo è risultata un’area adatta per questo posizionamento, tenendo conto dei diversi parametri stabiliti dalla legge e la zona individuata, in perfetta regola con le normative vigenti e, ribadisco, ritenuta idonea dall’Arpal, unico organo competente, che analizza il progetto e lo collauda, presenta il campo necessario perché l’antenna funzioni.

Anche sul fronte salute, in qualità di primo cittadino, voglio sfatare ogni pericolo: non abbiamo tralasciato questo aspetto, gli esperti in materia evidenziano chiaramente la totale assenza di rischi per i cittadini. Ad ogni modo il controllo delle emissioni magnetiche sarà, anche in questo caso, una priorità e abbiamo dato la disponibilità ad un monitoraggio continuo e costante che ne verifichi l’intensità. Tramite appositi apparecchi saranno rilevate dall’Arpa su nostra richiesta le emissioni, come è avvenuto per l’altra antenna che ad ogni monitoraggio ha evidenziato 0 inquinamento elettromagnetico.

Ci tengo a precisare inoltre che la normativa italiana in materia è una delle più più rigide d’Europa e non prevede purtroppo che i Comuni possano opporsi o interrompere la costruzione di un’antenna telefonica, se tutto è in regola dal punto di vista legislativo e della salute. Il fatto che Follo sia un posto bello, che l’antenna lo rovini e che sia vicino ma non insiste su luoghi sensibili, purtroppo non impedisce la realizzazione dell’antenna. In questi mesi abbiamo però dato incarico a una ditta la realizzazione del piano elettromagnetico per regolarizzare il posizionamento delle antenne sul territorio. Un piano che vantano pochissimi comuni nella nostra provincia e che da fine dicembre ha anche Follo. Con questo documento abbiamo individuato delle aree sensibili e considerate idonee per il posizionamento di questo tipo di opere e grazie a questo piano, come ente, saremo coinvolti fin dalle prime fasi di sviluppo in modo da poter eventualmente proporre siti alternativi che si rifacciano al piano, se l’area in oggetto dovesse essere privata come è stato per questi due episodi.

Credo che in merito a questa vicenda, il Comune ha cercato di trovare la soluzione migliore, dimostrando dall’inizio trasparenza e volontà di tutelare i cittadini.


Rita Mazzi
Sindaco di Follo

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