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Futuro dell'area Enel, il PD: "Serve un tavolo istituzionale" In evidenza

di Marina Lombardi - Per l’opposizione ancora troppe incertezze sulla ridestinazione.

"È impellente la necessità di un tavolo istituzionale per discutere il futuro dell’area Enel, un tema che riguarda tutta l’area provinciale e non solo, per capire quale sarà il destino dei 70 ettari di un’area dall’importanza enorme". Ancora troppo incerto, per il gruppo provinciale del PD, il piano dell’amministrazione comunale che a detta dell’opposizione rappresenta soluzioni insufficienti.

“Vogliamo dire a Peracchini che se pensa di presentare alla città come unica strategia il tema dello smantellamento della ciminiera non è abbastanza - afferma Iacopo Montefiori, segretario provinciale PD La Spezia - il protocollo d’intesa non contiene nessun progetto serio e concreto nè sulla transizione ecologica nè sul futuro industriale dell’area”.

L’accusa del PD è relativa al protocollo presentato dall’amministrazione Peracchini, che non conterrebbe nessuna idea concreta. Le proposte che arrivano dall’opposizione riguardano non solo la necessità di valutare insediamenti di aziende che possano garantire un equilibrio accettabile tra la transizione ecologica e un’occupazione territoriale, previa la necessaria bonifica dell’area per dismettere definitivamente il sito da lavorazioni industriali e destinarlo a nuovi insediamenti. “Abbiamo proposto anche la possibilità di insediare imprese di costruzione di pannelli fotovoltaici e fra le altre la necessità di restituire l’area agli utilizzi civili - continua Montefiori - ci teniamo a rilanciare una richiesta fondamentale che è quella di un tavolo istituzionale che veda partecipe tutta la città su quella che è la principale area di trasformazione del nostro territorio. Se non c’è più una centrale a carbone è perché Andrea Orlando si batté per porre un limite di tempo”.

Battersi per proporre nuovi scenari per l’area Enel è una priorità assolut:a “martedì prossimo si discuterà la mia interrogazione con la quale chiediamo di indire un tavolo istituzionale - afferma Davide Natale, Segretario Regionale PD - con questo tavolo vogliamo dire che è una vergogna che un’area strategica non solo per la nostra città e provincia, ma anche per la Regione e il paese, non sia al centro delle discussioni che interessano l’amministrazione”.

Ribadisce anche la necessità di una bonifica affermando che “abbiamo perso 14 milioni di euro del PNRR per lo studio e la produzione dell’idrogeno verde nella nostra area, perdendo un’occasione di ricerca, investimento, occupazione”. Ricorda inoltre che la proposta di alcuni anni fa era quella di aprire nell’area Enel una produzione di pannelli fotovoltaici, che fu invece dirottata sulla città di Catania “un’iniziativa che ha visto l’occupazione di 800 tecnici e 200 Ingegneri”.

Un impegno che si protrae nel tempo quello dell’opposizione “da 7 anni sollecitiamo il comune a fare qualcosa - afferma Marco Raffaeli, consigliere comunale PD - abbiamo sempre ricevuto dei muri e siamo stati additati come quelli che chiedevano cose impossibili, ma non è così. Dobbiamo concentrare l’attenzione sulla questione ambientale in relazione alla ricostruzione industriale, pensando di includere settori di forza del territorio come la nautica”.

Sul piano strategico 24/26 non emerge nessuna azione concreta anche secondo Andrea Montefiori, consigliere comunale PD, che afferma: “la cosa che stona è che non c’è stata un'azione della politica sia a livello locale che regionale, perché secondo noi avrebbe potuto esserci un principio: che è quello di mettere Enel nelle condizioni di investire in settori delle rinnovabili partendo dai territori che hanno dato di più in termini di impegno e di salute pubblica. Il comune della Spezia ha fatto un unico atto, quello di un protocollo d’impresa farlocco, nel quale c’è scritto che quello che vi è contenuto non è vincolante per le parti. Come può essere possibile fare un protocollo in cui le parti non sono vincolate nell’impegno?”.

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