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Festa dell'Assunta, le parole del vescovo

Giovedì scorso, solennità dell'Assunzione di Maria al Cielo, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti ha presieduto la Messa pontificale nel santuario di Nostra Signora di Soviore, patrona principale della diocesi. Il santuario era affollato da moltissimi fedeli della zona delle Cinque Terre e di Levanto e da molti villeggianti e turisti, anche non italiani.

Nell'omelia, il vescovo si è soffermato sull'importanza di questa solennità, che è molto antica nella storia della Chiesa ed in particolare nella storia della diocesi che fu di Luni. «Il prefazio – ha detto Palletti – ci ricorda come "non poteva conoscere la corruzione del sepolcro Colei che aveva generato l'autore della vita". Maria infatti è assunta in cielo in anima e corpo. Come madre a noi affidataci dal Signore precede tutti noi suoi figli. Non solo si compie in Lei la pienezza della promesse di Dio, ma diventa segno profetico per tutti noi. Infatti, se ci precede in questo cammino, ricorda a noi la mèta della nostra vita e la dignità non solo del nostro spirito ma anche nel nostro corpo. Tutta l'umanità è infatti stata redenta per mezzo della morte e della risurrezione di Cristo». «Maria stessa – ha proseguito il vescovo – è redenta in modo tutto particolare. Scelta per essere Madre del Signore Gesù, Maria viene infatti preservata dal peccato originale e al termine della sua vita terrena subito viene associata nella pienezza al suo Figlio in Cielo: questa per noi non è una semplice verità da apprendere nella fede ma una viva speranza da accogliere nel calore del progetto di Dio. Maria ci precede ma soprattutto ci attende come madre. A noi dunque sta saper cantare con Lei il grande cantico del Magnificat, nella lode dell'opera di Dio su tutta l'umanità, ma soprattutto partecipare a quella beatitudine proclamata dal Signore "beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano"». Il vescovo ha così concluso: «Segno di speranza, Maria Assunta in Cielo ci invita a rivolgere lo sguardo verso un orizzonte nuovo, quello del Regno di Dio». Nel giorno dell'Assunta, monsignor Palletti ha anche celebrato la festa titolare nella piccola parrocchia di Salino, in Val di Vara, dove stato accolto dal parroco monsignor Luigi Lavagnino, di novantotto anni, ed in serata ha poi presieduto la grande processione mariana di Sesta Godano.

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