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ITALA MELA PRESTO BEATA
La notizia, tutto sommato, era attesa, ma quando la sala stampa vaticana l'ha comunicata, martedì scorso, l'emozione e la gioia sono state tante, alla Spezia.

Il Papa, ricevendo il cardinale Angelo Amato, prefetto delle Cause dei Santi, aveva autorizzato il decreto che riconosce l'avvenuto miracolo per intercessione di alcune persone già venerabili, e tra loro la serva di Dio spezzina Itala Mela. Nel linguaggio della Chiesa, ciò significa che la strada verso la proclamazione di Itala Mela come beata è ormai spianata in modo definitivo. Passerà forse ancora più di un anno prima della celebrazione ufficiale di proclamazione, che dovrebbe avvenire alla Spezia, ma l'avvenuto riconoscimento del miracolo – la guarigione di una bambina che sembrava nata morta e che ora, dopo sedici anni, gode ottima salute – rappresenta lo snodo essenziale di un processo canonico iniziato circa mezzo secolo fa. Fu lo stesso Papa Paolo VI, che conosceva bene Itala dai tempi in cui era stata dirigente nazionale degli universitari cattolici, a raccomandare al vescovo Giuseppe Stella la raccolta dei documenti necessari. da allora sei vescovi (oltre a Stella, Siro Silvestri, Giulio Sanguineti, Bassano Staffieri, Francesco Moraglia e ora Luigi Ernesto Palletti) e numerosi sacerdoti (tra gli altri, Dino Ricchetti, Guido Chella, Franco Ricciardi, Gianluigi Bagnasco) si sono adoperati in ogni modo per il riconoscimento prima delle virtù "eroiche" e poi del cammino di santità della mistica vissuta alla Spezia tra il 1904 e il 1957. A ciò hanno concorso le preghiere di tanti, ed in particolare delle monache benedettine del monastero di Santa Maria del mare. Il monastero fu istituito alla Spezia anche nel ricordo di Itala, che era oblata benedettina e che solo per motivi di salute non aveva potuto entrare in clausura.

 

QUEL PRESEPE CHE AFFRATELLA CRISTIANI E MUSSULMANI


Un avvenimento nuovo nella storia della diocesi si è realizzato domenica scorsa alla Spezia, poche ore prima dell'apertura della porta santa in cattedrale. Nella chiesa di San Giovanni Bosco, in territorio della parrocchia di Pagliari, è stato ordinato prete per la Chiesa ortodossa rumena il diacono Daniel Codita. Monsignor Siluan, vescovo d'Italia di tale Chiesa, è stato accolto con gioia da tutta la sua comunità presente alla Spezia. Prima dell'ordinazione, monsignor Siluan ha desiderato che il confratello cattolico monsignor Luigi Ernesto Palletti potesse annunciare anche ai fedeli rumeni i valori dell'anno della misericordia (nella foto). I due vescovi hanno concordato su quanto sia grande il bisogno di misericordia nel nostro tempo e su come sia opportuno che tutti i cristiani sappiano accogliere assieme la misericordia di Dio ed esserne tramite per tutta la società, con l'auspicio sia possibile vivere insieme anche qualche iniziativa giubilare. Il nuovo prete, che abita a Pontremoli con la famiglia, avrà anche il compito di aiutare il parroco rumeno di Spezia padre Georg. La comunità cattolica lo accoglie quindi con gioia e con vero spirito ecumenico.

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