L'INAIL comunica che dai controlli effettuati nei primi 10 mesi del 2012, sono emerse irregolarità nell'87,12% delle aziende ispezionate.
In particolare, su 17.929 imprese verificate, in 15.620 di queste sono stati individuati 40.707 lavoratori irregolari, 6.402 dei quali totalmente in nero.
Per ogni azienda sottoposta ai controlli sono stati regolarizzati, in media, 2,27 lavoratori e per quanto concerne il recupero contributivo, sono stati accertati premi evasi per più di 48,5 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 42 milioni di euro provenienti dalle verifiche amministrative.
L'attività ispettiva ha riguardato, in particolare, il terziario e l'industria, ed è proprio in questi settori di attività che è stato riscontrato il maggior numero di lavoratori in nero.
Le imprese ispezionate comprendono anche 2.178 nuovi rapporti assicurativi relativi a ditte che erano sconosciute all'Istituto e che sono state individuate attraverso l'incrocio delle banche dati dell'INAIL con quelle dell'INPS.
L'alta percentuale di successo dell'attività di vigilanza dell'Inail, è il frutto della strategia di business intelligence promossa negli ultimi anni a livello centrale e territoriale, che si concretizza, in particolare, nell'elaborazione di apposite liste di evidenza, attraverso un applicativo informatico che consente anche di effettuare monitoraggi puntuali sull'efficacia delle liste rilasciate.
Il sistema si basa, inoltre, su un'attività di studio propedeutica volta a indirizzare l'attività ispettiva e amministrativa verso aziende, settori e categorie che presentano determinati indicatori di rischio, individuati attraverso analisi approfondite sui comportamenti delle imprese e incrociando i dati gestiti dall'Inail con quelli presenti nelle banche dati delle altre amministrazioni.