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Aponte indagato a Napoli, gli strascichi del caso Merlo-MSC presto anche sulle banchine spezzine? In evidenza

di Alessandro Biggi- Aponte indagato per corruzione e turbativa d’asta, gli strascichi della sentenza sul caso Merlo-MSC potrebbero presto arrivare anche sulle banchine spezzine.

Gianluigi Aponte, padre fondatore di MSC, è fra gli indagati dalla Procura di Napoli nell’ambito di un’inchiesta che guarda ad alcuni appalti delle Universiadi, tenutesi lo scorso luglio a Napoli. Lo scrivono oggi Il Fatto Quotidiano, Ship2Shore e altre testate nazionali.

Sotto la lente dei magistrati ci sarebbe la decisione di non realizzare un villaggio per l’ospitalità degli atleti, privilegiando, previa gara, il noleggio delle navi da crociera MSC Lirica e Costa Victoria, malgrado la contrarietà commissario Luisa Latella che , prima di rinunciare polemicamente all’incarico, già allora manifestó perplessità sulla possibilità di fare un contratto con società del gruppo Aponte, portando come motivazione il divieto contenuto nella delibera con cui l’Autorità Nazionale Anticorruzione accertò il pantouflage configurato dall’assunzione, da parte di MSC, dell’ex presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo.

Una vicenda articolata che parte da lontano e vede fra i protagonisti proprio uno spezzino, ovvero lo stesso Luigi Merlo.

Come ricorda con dovizia di particolari il collega Andrea Moizo, che mi autorizza a citare un estratto dal suo pezzo di oggi su Ship2Shore, “il commissario Latella lasciò l’incarico in polemica con la Regione per la soluzione navale, il contratto con MSC fu firmato, mentre la stessa ANAC sosteneva di non essere investita del potere di applicare le sanzioni previsti dalla legge, fra cui appunto il divieto per MSC di contrattare con le pubbliche amministrazioni per i tre anni successivi all’assunzione (cosiddetta norma anti “pantouflage”). Ragion per cui diversi altri contratti furono sottoscritti da diverse Autorità Portuali col colosso ginevrino, malgrado già allora ci fosse chi preconizzava possibili conseguenze penali.

Di certo il Consiglio di Stato pochi giorni fa ha sentenziato che non ci sono né potevano esserci dubbi sul fatto che l’Anticorruzione sia tenuta “a garantire l’esecuzione delle conseguenze sanzionatorie previste della norma stessa, una volta accertata l’effettiva violazione”. Di certo si sa anche che gli inquirenti hanno acquisito tutta la documentazione presso ANAC.

Insieme ad Aponte, indagato per corruzione e turbativa d’asta, risultano indagati il vicepresidente dell Regione Fulvio Bonavitacola, l'imprenditore alberghiero Rocco Chechile e Annapaola Voto, dirigente di ARU (Agenzia Regionale Universiadi, l'ente che ha curato l'evento).

Resta da capire come questa vicenda, dal possibile impatto sulle banchine italiane, possa riguardare anche la realizzazione della stazione crocieristica spezzina che vede MSC fra i partecipanti al raggruppamento di imprese, che dovrà realizzarla attraverso il project financing promosso dall’autorità di sistema portuale guidata dall’architetto Carla Roncallo, il tutto prima di possibili accertamenti dell’autorità giudiziaria, che dopo Napoli potrebbero arrivare anche alla Spezia.

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