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Truffa online: 100 euro per una borsa mai consegnata In evidenza

I Carabinieri di Lerici smascherano i responsabili, "professionisti" della truffa con il metodo della ricarica della Postepay.

I Carabinieri di Lerici, a conclusione di una complessa indagine con analisi di intestatari telefonici e conti correnti, hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria della Spezia tre pregiudicati di origine pugliese, ritenuti responsabili di una truffa con il sistema del cosiddetto pagamento su Postepay.

La vittima, una signora 54enne originaria di Genova ma da anni residente a Lerici, a febbraio, si era rivolta ai Carabinieri della locale stazione, avendo scoperto di essere vittima di un raggiro.
Due dei tre malviventi avevano pubblicizzato la vendita di borse griffate ed altri oggetti su finti profili Facebook e Whatsapp da loro creati, che avevano chiamato “borse Stefania Pini”.
La donna si era mostrata interessata all’acquisto di una borsa e i due le avevano fornito indicazioni sulla Postepay del terzo soggetto sul quale le veniva richiesto di versare subito circa 100 euro per il pagamento della borsa che la signora credeva di aver comperato, ma in realtà mai spedita.

I Carabinieri della stazione di Lerici sono risaliti ai due falsi venditori tramite le utenze telefoniche da loro usate per creare i profili Facebook e Whatshapp fittizzi ed al terzo tramite il numero della Postepay fornito alla donna, verificando anche i movimenti di denaro sul conto corrente abbinato.

I truffatori, che a vario titolo hanno partecipato all’azione criminosa facendosi accreditare l’importo sulla loro Postepay intascando illecitamente i soldi senza inviare al domicilio quanto la signora credeva di aver comprato, dovranno rispondere di truffa in concorso.

La denuncia dei carabinieri della stazione di Lerici si va ad aggiungere al loro già corposo curriculum criminale. Nel corso delle indagini i militari hanno accertato che i tre denunciati avevano attuato già altre truffe con la solita tecnica.

I Carabinieri pertanto invitano i cittadini a non fare acquisti da sconosciuti che chiedono il pagamento dei prodotti con le suddette modalità, in particolare con l’opzione “ricarica Postepay”, poiché spesso le stesse sono intestate a prestanome, soggetti italiani senza fissa dimora che aprono il conto dietro pagamento di pochi euro e poi consegnano carta e pin ai truffatori professionisti, che se ne servono per ricevere i pagamenti da parte degli ignari acquirenti.

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