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Polizia Penitenziaria, festa "mutilata". Il SAPPE non ci sta: "Mancato riconoscimento, con la scusa della spending review"

Nessuno l'ha saputo, ma nei giorni scorsi nelle carceri della Liguria si è celebrata la Festa della Polizia Penitenziaria. Una Festa senza le Autorità cittadine, senza i pensionati del Corpo che pure per molti decenni hanno servito l'Istituzione, con i soli pochi agenti in servizio che ha determinato la vibrata protesta del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

"Questa decisione dell'Amministrazione Penitenziaria è una vergogna! Con la scusa della spending review si perde l'occasione importante di valorizzare il ruolo della Polizia Penitenziaria, specie in una regione come la Liguria caratterizzata da un pesante sovraffollamento. Una decisione verso la quale rappresentiamo la grande amarezza degli Agenti di Polizia Penitenziaria, che si sono persino visti cancellare lo stand del Corpo al Salone della Nautica dopo anni di qualificata presenza. Queste cerimonie dovrebbero servire a far conoscere il duro, difficile e delicato lavoro che quotidianamente le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria svolgono con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità. Ed è importante conoscere l'attività risocializzante della Polizia Penitenziaria comprendendo nel contempo i sacrifici sostenuti per svolgere tale attività garantendo contestualmente la sicurezza all'interno e all'esterno degli Istituti di pena. Si pensi che nel solo 2012 i detenuti si sono resi protagonisti in Italia di 7.317 atti di autolesionismo (e cioè ingestione di corpi estranei come chiodi, pile, lamette, pile; tagli diffusi sul corpo e provocati da lamette) e 1.308 tentativi di suicidio, tutti eventi critici che grazie all'intervento tempestivo dei nostri Agenti hanno impedito ben più gravi conseguenze. In Liguria, poi, parliamo di 92 atti di autolesionismo, 29 tentativi di suicidio, 93 colluttazioni e 19 ferimenti".

Dura presa di posizione di Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, la prima e più rappresentativa organizzazione dei Baschi Azzurri, su quanto avvenuto nelle carceri liguri nei giorni scorsi.

"Il Corpo di Polizia Penitenziaria non ha certo bisogno di manifestazioni autoreferenziali ma di cerimonie allargate alla partecipazione dell'opinione pubblica che deve conoscere quali e quante difficoltà operative incontrano le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria nel quotidiano lavoro nelle carceri. Siamo e dobbiamo essere una Istituzione sempre più trasparente, una casa di vetro, perché non abbiamo nulla da nascondere, anzi dobbiamo assolutamente valorizzare quello che ogni giorno i Baschi Azzurri fanno nel mondo sconosciuto delle carcere liguri".

Martinelli denuncia la "totale disapprovazione del primo Sindacato della Polizia, il SAPPE, per la scelta di organizzare Feste in carcere senza Autorità, senza familiari, senza i nostri pnsionati e persino con i soli agenti di servizio! Questa grave scelta fa tornare indietro di molto la fiducia che il Personale aveva iniziato ad avere nei confronti di un'Amministrazione che dimostra, ancora una volta, di sottovalutare quanto l'aspetto della mancanza di riconoscimento sociale per il proprio lavoro, avvertito dai nostri colleghi, incida in ognuno a mettere in crisi il senso di appartenenza al Corpo e ai suoi doveri istituzionali. Le motivazioni di ordine strettamente economico non solo non possono essere giustificate, ma sono un vero e proprio insulto ai poliziotti penitenziari della Liguria perchè dimostrano il senso di menefreghismo che una parte assolutamente minoritaria di questa Amministrazione, ha nei confronti delle persone che ne rappresentano di gran lunga sia la consistenza strettamente numerica, sia ne garantiscono l'effettivo funzionamento, spesso sopperendo alle lacune che gli altri non sono in grado di colmare."

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