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Geo Barents in arrivo alla Spezia: attivate tutte le realtà coinvolte, questa mattina la riunione in Prefettura In evidenza

In atto una rete di collaborazioni che permetterà di seguire i migranti attraverso i passaggi dell'accoglienza.

Il porto della Spezia è stato assegnato come porto sicuro in cui far sbarcare i migranti a bordo della Geo Barents, nave di Medici Senza Frontiere battente bandiera norvegese. La nave aveva a bordo 69 persone di cui 25 minori ai quali si sommano altri 61 migranti salvati stamattina dopo una segnalazione. 

In seguito, la Geo Barents ha continuato a navigare, individuando un altro gommone sovraffollato in difficoltà in acque internazionali: 107 persone, tra cui 5 donne e 36 minori, sono state soccorse e "ora sono al sicuro a bordo della Geo Barents", ha fatto sapere Medici senza frontiere.  I migranti in arrivo sarebbero quindi 237: le istituzioni sono già al lavoro per garantire l'arrivo sul territorio in sicurezza.

Dopo una riunione durata ore il Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini ha dichiarato: “Nella riunione di oggi ci siamo già organizzati secondo le procedure prestabilite, ciascun ente a partire dalla Capitaneria di Porto, Prefettura e Comune farà la sua parte, la Questura provvederà a fare lo screening nell’ex sede della Polmare, dopodiché le persone saranno ripartite secondo le indicazioni del Ministero dell’Interno.”

Nel frattempo dai social del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini arriva una precisazione, il Comune della Spezia sarà infatti interessato soltanto per quanto potrebbe riguardare i minori, che dopo il secondo salvataggio sono saliti a 49: “Il Comune ha competenze residuali, perché solo nel caso in cui i minori non vengano ospitati in misure protette così come previsto dalla legge per il periodo transitorio il Comune dovrà assicurare loro una collocazione. Da parte dell’Amministrazione c’è piena disponibilità e collaborazione proprio per garantire che le persone abbiano tutta l’assistenza sanitaria.” Conclude il post del Sindaco.


In queste ore è vivo un impegno tra tutte le realtà coinvolte che stanno mettendo in atto una rete di collaborazioni che permetteranno di seguire i migranti attraverso i passaggi dell'accoglienza. All'incontro in Prefettura erano presenti anche rappresentanti della Croce Rossa e ad occuparsi dell’aiuto umanitario sarà anche Caritas La Spezia, a questo proposito interviene Don Luca Palei, direttore della Caritas diocesana: “Il Prefetto, il Vescovo e i media ci hanno messo a conoscenza della situazione e ci siamo ritrovati per questo momento di summit, ci siamo sentiti chiamati in causa e abbiamo partecipato per rispondere all’eventuale arrivo di questa nave per dare il contributo -prosegue Don Luca Palei- come accaduto già nel 2015, possiamo aiutare per la parte umanitaria fornendo abbigliamento, alimentari e supporto umano. Una volta compreso da chi sarà composta la nave potremo intervenire in modo più puntuale.

Per quanto riguarda le destinazioni stiamo aspettando gli aggiornamenti della prefettura, per quanto riguarda i minori noi ne abbiamo già alcuni arrivati non accompagnati da sbarchi in altri porti, la procedura in questi casi coinvolge il Comune e per questo sarebbe utile incontrarsi nuovamente per la gestione.


La Spezia è il porto più a nord scelto finora dal Governo Meloni, preceduto da Ravenna a Livorno e Ancona; non è però la prima volta che la città sarà destinata ad uno sbarco: era già nel 2015 quando una nave era arrivata alla Spezia e i migranti a bordo erano 424 di cui 32 minori.

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