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Militari in transito all’impiego civile, FLP Difesa: "Rimettere al centro la persona" In evidenza

I risultati dell'incontro con il Capo di Stato Maggiore della Marina.

Si è svolto nella giornata di giovedì 18 aprile il secondo incontro con il CSMM, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino. Presenti anche il Capo del 1° Reparto di MARISTAT, Ammiraglio Enrico Giurelli, il Capo del 3° Ufficio Personale Civile, C.V. D’Autilio e l’assistente del CSMM, Ammiraglio Vignola. Tanti gli argomenti all’ODG, a partire da organici, assunzioni, piano industriale, mobilità, benessere del personale, 00.P.S., Syllabus. Tuttavia in qualità di Responsabile Nazionale del settore transiti, oltrechè Coordinatore Provinciale di FLP Difesa La Spezia e Massa-Carrara, vorrei soffermarmi sulla questione inerente ai militari in transito all’impiego civile. Un argomento precedentemente trattato, anche dalla stampa, in quanto una circolare del 25 luglio 2023, solo per la Marina militare, ha modificato il criterio di assegnazione, non vincolandola all’ultima sede di servizio da militare, come accade per quello delle altre forze armate, ma prevedendo la possibilità di destinare il personale in transito, su tutto il territorio nazionale.

Da subito contestata dalla Flp Difesa attraverso una nota al Gabinetto del Ministro denunciandone le criticità e chiedendo, sull’argomento, un confronto. Di fatto avevamo sottolineato come non sia accettabile applicare criteri rigidi che non tengano in debita considerazione il fatto che il personale militare transita per motivi di salute che non sempre sono riconducibili a fattispecie già tutelate da legge. A questo si aggiunge il fatto che situazioni personali, economiche, famigliari possono acuire il disagio e la sofferenza, anche psicologica, in una fase delicata come il cambio di vita lavorativa e, assegnando il personale lontano dal proprio domicilio o dalla famiglia si genera esclusivamente uno spostamento del problema, se non anche un peggioramento delle condizioni. Una situazione anacronistica rispetto ad una società fondata sul diritto al lavoro inteso come funzione che concorre al progresso materiale e spirituale della società stessa. 

Una definizione poco in linea con un lavoratore (dipendente civile) che da un giorno all’altro, per motivi sanitari, si trova ad essere assegnato a 1000 km di distanza dalla sua famiglia e dai suoi interessi, senza alloggio, o qualsiasi altro emolumento accessorio. Abbiamo avuto un caso di una ex ufficiale della MM, ora funzionaria amministrativa, assegnata a Roma con casa di proprietà alla Spezia ed un bimbo minore. Eppure molti militari che lasciano le stellette lo fanno dopo aver combattuto un conflitto interiore di priorità dove alla fine di un percorso hanno scelto di valorizzare gli affetti ed il vivere sociale.

Nella riunione di giovedì la delegazione trattante di FLP Difesa, rappresentata dai due dirigenti Nazionali Vincenza Teofili ed Ilio Bonomi, ha presentato un piccolo studio, a cura della dirigente di FLP Difesa Lucia Verdicchio, sulla base dei “numeri” del personale militare e civile, da cui è emerso che, nel 2023, il fenomeno dei transiti, che sono stati 295 per la MM, ha avuto un impatto sull’organico militare di circa l’1% rispetto alla forza effettiva. Per il personale civile, invece, l’ impatto è stato superiore al 4%. In 20 anni, dal 2013 al 2023, con circa 3000 transitati, l’ impatto percentuale è stato di circa 10% per il personale militare ma del 50% per il personale civile. Facendo una proiezione per i prossimi 5 anni tale percentuale potrebbe attestarsi al 15% per il personale militare ed al 98% per il personale civile. Questa analisi dimostra che 300 transiti annui hanno un impatto quasi irrilevante rispetto all’organico della F.A. ma, al contrario rappresentano una percentuale molto alta rispetto alle unità di personale civile e che quindi il confronto con le OO.SS. deve realizzarsi con uno spirito di collaborazione e buon senso.

Abbiamo evidenziato la necessità di gestire il “transito” in maniera più oculata ed elastica, anche al fine di prevenire inutili contenziosi. Nell’immediato abbiamo chiesto ed ottenuto, vista la carenza in tutte le regioni di assegnare il personale con profili tecnici, nella sede più vicina alla residenza ed agli interessi socio economici, superando il criterio di assegnazione negli Enti con maggiore percentuale di carenza organica. Considerato che, negli enti Spezzini della Difesa, abbiamo oltre il 40% di carenza anche per profili amministrativi, sarà di certo considerato il dato. Un’ apertura molto apprezzata dalla nostra O.S. che ringrazia il CSMM ed i componenti del 1° Reparto di SMM.


Christian PALLADINO
Coordinatore Provinciale di FLP Difesa La Spezia e Massa Carrara 

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