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Alla Spezia un intervento chirurgico innovativo al pancreas (videointervista) In evidenza

di Gianluca Solinas – Per la prima volta in Italia eseguito alla Spezia intervento mininvasivo in laparoscopia.


Spesso, anche per noi che giornalmente cerchiamo di fornire notizie al pubblico, parlare di sanità ligure e spezzina comporta inevitabilmente il racconto di problematiche e difficoltà, giusto per usare qualche eufemismo. A volte, e meno male, capita di dover dar conto invece di eventi che segnano l’altra faccia della medaglia e cioè di quella sanità che, grazie alle eccellenze ed alle professionalità che pur esistono, riesce ad eccellere nel panorama sanitario nazionale.

Oggi è stato presentato alla stampa e quindi alla cittadinanza, un intervento chirurgico frutto del lavoro del Gruppo Multidisciplinare Neoplasie dell’Apparato digerente (DMT) e del Centro di riferimento Regionale per la Chirurgia Videolaparoscopica avvenuto alla Spezia.
Il caso è quello di una paziente 70enne, spezzina, a cui durante un intervento di videolaparoclecistectomia, grazie ad una colangiografia intraoperatoria (esame non scontato), è stata diagnosticata un’anomalia. Tutto ciò ha potuto portare ad una diagnosi precoce, grazie ad una successiva eco endoscopia, relativa ad una neoplasia intraduttale papillare mucinosa (IPMN) degenerata in adenocarcinoma.
Le neoplasie che coinvolgono il pancreas solitamente danno esito infausto e gli interventi chirurgici sono, almeno fin’ora, alquanto invasivi e debilitanti, con un decorso post operatorio lungo e difficile per il paziente.

L’iter terapeutico, concordato con la Struttura Complessa di Oncologia diretta dal Dott. Carlo Aschele, ha portato alla definizione di questo intervento chirurgico, realizzato per la prima volta in Italia con tecniche mininvasive.
Si è infatti sviluppato il modello detto RAMPS “Radical Antegrade Modular Pancreato-Splenectomy, sviluppato negli USA e che nella sua applicazione originaria è praticato in chirurgia “open”.
L’intervento, durato 4 ore e mezza, è stato effettuato con successo dal direttore della S.C. di Chirurgia, Stefano Berti e dalla sua equipe.
La paziente, grazie all’applicazione di modelli avanzati di “chirurgia dolce” è stata dimessa dopo soli 6 giorni di degenza, ed è stata in grado di camminare in autonomia dopo appena tre giorni dall’intervento.

Il Gruppo Multidisciplinare Aziendale è cosi destinato a porsi come cabina di regia clinica dell’istituendo Polo Tecnologico ad alta complessità chirurgica del Levante Ligure.

“Alla Spezia c’è una tradizione consolidata sulla chirurgia mininvasiva e questa anteprima”, ci spiega il direttore della S.C. di Chirurgia, Stefano Berti (che abbiamo intervistato), “è la dimostrazione che ci sono le tecnologie, le competenze e soprattutto l’abitudine di lavorare in Gruppo Multidisciplinare: Una squadra, per vincere il campionato, non ha bisogno solo del capocannoniere ma di giocatori che sappiano interpretare il gioco di squadra”.

“L’ecoendoscopia”, aggiunge Lorenzo Camellini, direttore della S.C. Gastroenterologia, “è una tecnica accurata e sicura. Attualmente abbiamo eseguito quasi duecento procedure anche per pazienti delle ASL vicine”.

Per Carlo Aschele, direttore della S.C. Oncologia, “L’incidenza di tumori del pancreas è in aumento e purtroppo la diagnosi purtroppo non avviene in fase precoce. In ASL5 abbiamo creato un team multidisciplinare per la diagnosi ed il trattamento delle neoplasie gastrointestinali che concentra altissime professionalità e tecnologie”.

Questo intervento dimostra che nella nostra città, almeno per questo tipo di neoplasie, ci possa essere una speranza a km zero.


L'equipe che ha reso possibile l'intervento
Stefano Berti, direttore S.C. Chirurgia generale
Luigi D'Ambra, dirigente medico S.C. Chirurgia

Equipe infermieristica:
Armanda Lagomarsini
Mascia Vigna
Stefano Mercatali

Equipe Anestesiologica:
Rudi Veo
Marica Cavalloni

Lorenzo Camellini, direttore S.C. Gastroenterologia
Donatella Intersimone, anatomopatologo

Radiologi: Anna Botta
Marilisa Carrieri
Matteo Barattini

Carlo Aschele, direttore S.C. Oncologia

Collaborazione medico-scientifica: prof. Emilio Falco

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