L'obiettivo è il restauro della vecchia chiesa di San Michele Arcangelo, nel 1952 chiusa al culto, sconsacrata e quindi adibita a magazzino e falegnameria. L'altare, il tabernacolo e vari arredi furono trasferiti nella chiesa nuova, più centrale rispetto ad una parrocchia che allora comprendeva anche Rebocco. Ma l'utilizzo improprio - proseguito sino agli anni Novanta - ha «devastato» la vecchia chiesa, ridotta ad un forte degrado nonostante il restauro esterno e del tetto. Eppure si tratta di uno degli edifici più antichi di Spezia, come attesta la lapide alla base del campanile, datata 1348, che lascia presupporre un edifico ancora più antico. «San Michele è testimonianza mirabile della fede e dei valori radicati nel popolo, passati attraverso i secoli», dice don Luca, che ha preparato un progetto completo, per il quale sta raccogliendo fondi e cercando sponsor, tra i quali il Fai (Fondo Ambiente Italiano) con l'iniziativa «I Luoghi del cuore 2012». Il Fai si impegna a sostenere il recupero dei luoghi che avranno ricevuto il maggior numero di voti online sul sito www.iluoghidelcuore.it, entro il 31 ottobre. Ad oggi, con quasi seicento segnalazioni, la chiesa spezzina è quinta in Italia, a breve distanza dal terzo posto. Il voto è inoltre sostenuto da un vivace gruppo promozionale su Facebook, «Salviamo la chiesa di San Michele», che conta ormai quasi duemila persone, con adesioni in continua crescita. E' possibile firmare anche su carta, su uno dei moduli disponibili presso la parrocchia. «Riceviamo adesioni da tutti i continenti», informa don Pescatori. E tra poco partiranno raccolte pubbliche di firme, «per recuperare e per riscoprire un pezzo importante della nostra storia».