L'evento, con il patrocinio del Comune della Spezia, ricade tra due date significative: l'11 ottobre "giornata mondiale delle bambine e delle ragazze" ed il 25 novembre "giornata mondiale contro la violenza sulle donne".
Proprio nella seduta dello scorso 11 ottobre, il Consiglio Comunale della Spezia, davanti ad una rappresentanza di studenti del liceo Pacinotti e del Fossati-Da Passano, ha voluto dare un segnale politico di condivisione e sensibilità approvando all'unanimità una mozione presentata dalla Presidenza del Consiglio Comunale, ad oggetto "11 ottobre celebrazione della Giornata Mondiale delle Bambine e delle Ragazze", volta ad impegnare il Sindaco e la Giunta su alcuni punti prioritari nella politica educativa e di Welfare da attuare nella nostra città.
La donna, quindi, in questo periodo, al centro di iniziative e dibattiti finalizzati a stimolare un importante cambiamento culturale affinché, nel mondo, non venga più considerata come cittadina di seconda classe o come un'appendice del maschio. Le problematiche sono tante e delicate, soprattutto quando vengono affrontate esaminando in modo approfondito ed imparziale origini e percorsi di retaggi culturali, spesso considerati intoccabili se e quando derivano dal rapporto di subordine e sottomissione degli esseri umani alle religioni.
Con la presentazione del suo libro "Dio odia le donne", Giuliana Sgrena mette a disposizione una critica lucida ed imparziale al difficile rapporto tra le religioni e il mondo femminile, anche alla luce di toccanti esperienze dirette e testimonianze raccolte.
L'opera evidenzia quanto sia importante ed urgente affrontare tematiche di grande attualità quali - per citarne solo alcune - discriminazione, violenza di genere, infibulazione, interruzione di gravidanza, obiezione di coscienza, matrimoni con minori, poligamia, divorzio, in un periodo, oggi, in cui il termine multiculturalismo risulta persino abusato, controverso, equivoco.
Per sottolineare che né l'evento né il libro vogliono essere uno sterile attacco ai culti religiosi o alle stesse divinità, non resta che citare il passaggio finale della recensione redatta per l'Uaar dal coordinatore culturale Raffaele Carcano, e da Adele Orioli, responsabile iniziative legali:
"Giuliana Sgrena ha scritto un libro coraggioso, in un'epoca in cui la fascinazione verso alcuni leader religiosi riesce a velare i pesanti attacchi portati quotidianamente ai diritti delle donne. Dio odia le donne rafforza una certezza: quanto sia umano, e solo umano, questo odio."
L'evento è ad ingresso libero ed aperto al dibattito.
Per info: 331.3723837