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Domenica 2 luglio, alle 21.30, al Cantiere della Memoria delle Grazie un omaggio agli ormeggiatori, per conoscerne meglio la storia e il lavoro.

Piccoli in rapporto alle navi giganti alle quali tendono le mani per raccogliere le cime. Ma grandi per il servizio loro reso nel momento in cui si avvicinano ai moli, per l’attracco. Ecco gli ormeggiatori, componente chiave e strategica delle fortune degli scali marittimi. Una categoria di professionisti del mare della quale si sente parlare poco ma le cui funzioni sono fondamentali nell’ambito dei servizi alle navi, insieme a quelle dei piloti e dei rimorchiatori, nelle fasi di avvicinamento, sosta e partenza dalle banchine. Tasselli di un unico mosaico, quello del porto che si fa linfa dell’economia.

Agli ormeggiatori, alla loro storia e attualità, il Cantiere della Memoria delle Grazie rende omaggio con una mostra di fotografie (d’epoca e attuali) e il filmato che testimonia il loro dinamico lavoro. L’appuntamento è per domenica 2 luglio, alle 21,30, nel porto antico "Armando Esperti" delle Grazie.
"Acrobati dei moli", questo il titolo dell’iniziativa che - patrocinata dalla Capitaneria di Porto e dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale - insieme all’omaggio a questi professionisti del mare, mira a ritessere la memoria delle loro origini nel porto della Spezia e la centralità che ha avuto il borgo delle Grazie nella genesi del servizio strutturato alle navi. Sì, perché agli inizi del ‘900, quello degli ormeggiatori e dei piloti era un servizio improvvisato e senza regole; chi arrivava prima ad agganciare la nave al largo, si aggiudicava il servizio di trasferimento e ormeggio al molo.

Fu durante una di queste corse, al largo del Tino, che l’8 maggio del 1901 una tempesta sorprese gli operatori, facendo naufragare la lancia nella quale erano imbarcati. Morirono cinque graziotti: Giuseppe e Pietro Rosa (padre e figlio), Giovanni Nardini, Giulio Schiffini e Giovanni Carassale. Una perdita pesante per il paese e ancor prima per le loro famiglie. Un sacrificio che diede impulso all’ottimizzazione dell'organizzazione portuale.
Ne parlerà Carla Ferro, cultrice della storia locale, nel filmato realizzato da Renato De Nicola. L'iniziativa si risolve così in un omaggio agli attuali componenti del Gruppo Ormeggiatori della Spezia e anche nei confronti degli ormeggiatori della società Porto Venere Servizi Portuali Turistici, partner del progetto del Cantiere della Memoria che mira a valorizzare le storie e di mare e i loro protagonisti.

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