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Due robot umanoidi per la consegna del Premio Montale Fuori di Casa per la letteratura scientifica In evidenza

Il rconoscimento va a Riccardo Oldani. Appuntamento giovedì 28 settembre alle ore 21,00 nella Centrale Enel “Eugenio Montale”.


Che sarà dunque dell’uomo nel futuro? Quale il suo rapporto con la scienza?
Nel 1966 Eugenio Montale nel saggio Auto da fè (edito dal Saggiatore), pur dichiarando di “amare appassionatamente i propri tempi”, si poneva in una dichiarata polemica nei confronti di alcuni aspetti della modernità, specialmente contro la teologia del progresso scientifico e tecnico.
“L’importante - scriveva Montale - è di sapere se l’uomo sarà il padrone del suo avvenire o se l’avvenire sarà padrone dell’uomo. Tertium non datur. La prima ipotesi è il progresso, la seconda è la catastrofe”.

Lette oggi, le parole profetiche della critica montaliana risultano un valido invito a vivere con spirito critico il nostro tempo facendo in modo che la tecnologia, strumento potente nelle mani dell’essere umano, non perda mai di vista l’aspetto etico.

Chi si approccia alle nuove tecnologie “ad occhi aperti” e con senso etico è senza dubbio il giornalista e scrittore Riccardo Oldani, membro dell’Associazione italiana dei giornalisti scientifici (Swim). Oldani è stato caporedattore della rivista di natura e fotografia Oasis, ha pubblicato centinaia di articoli sulle più importanti riviste italiane di divulgazione scientifica: Quark, Airone, Focus, Newton, La macchina del Tempo, National Geographic Italia e Geo, e ha scritto, sempre di scienza e tecnologia, su Tuttoscienze de La Stampa, Vogue Italia, Panorama e sul sito focus.it. È anche esperto di energie rinnovabili ed efficienza energetica e gestore del blog "Noi e i Robot" su Le Scienze.
Oldani, che dialogherà con il ricercatore Gabriele Ferri del CMRE - Centro Nato della Spezia per la ricerca e la sperimentazione marittime – riceverà dalle mani del Direttore della Centrale Enel della Spezia, Rosario Matteucci, il Premio Speciale Montale Fuori di Casa per la letteratura scientifica perché nei suoi libri, specie nell’ultimo “Spaghetti robot” (Codice edizioni), vero e proprio viaggio nell’eccellenza del Made in Italy, dove la fantascienza sta diventando realtà, si riscontra una visione antropocentrica ed etica della tecnologia e della robotica.

“Lavorare in questo campo - scrive infatti Oldani nel suo libro- determina anche la presa di coscienza di questioni future e problemi che potrebbero condizionare lo sviluppo dei robot del domani; è lecito creare parti robotiche o strumenti in grado di potenziare le nostre forze e capacità, e di trasformarci in superuomini? O di trasformare in superuomini soltanto coloro che potranno permettersi una protesi robotica o un esoscheletro? È l’eterno dilemma dell’uomo-cyborg, metà essere vivente e metà macchina, di cui tanti filosofi e studiosi del comportamento hanno scritto”.

Come è consuetudine del Premio, al pubblico presente verrà donato a fine serata proprio quest’ultimo libro di Oldani (sino ad esaurimento copie), grazie alla collaborazione instaurata con Crèdit Agricole Carispezia.

Alla premiazione parteciperanno i robot Pepper e Nao, che daranno una dimostrazione delle loro capacità. Pepper, come spiega l'ingegner James Segre è un robot umanoide alto 1,2 metri, del peso di 28 chili, sviluppato da SoftBank con l’obiettivo di creare empatia con le persone con cui comunica. Contiene numerosi sensori che gli permettono di identificare persone, evitare oggetti e muoversi liberamente. La comunicazione con lui può avvenire sia vocalmente, che tramite un tablet touchscreen posto sul petto.
Nao, che giunge alla Spezia grazie alla Scuola di Robotica, sarà presentato dall'ingegner Emanuele Micheli, vicepresidente della Scuola di Robotica, e da Davide Canepa. E’ un robot antropomorfo alto 58 centimetri sviluppato da Aldebaran Robotics, società francese di tecnologia, azienda del gruppo SoftBank. Dispone di 25 gradi di libertà, ovvero capacità di movimento, può muovere braccia, gambe, testa e torso, e il suo sistema inerziale gli permette di mantenersi in equilibrio e di “sapere” la sua postura esatta. E' equipaggiato con diversi sensori posizionati su testa, torso, mani e piedi, che gli permettono di percepire l’ambiente circostante ed ha la capacità di riconoscere volti, parole e frasi consentendo un'interazione quasi naturale tra robot e umano.

Il Premio Montale Fuori di Casa alla Spezia è patrocinato dalla Regione Liguria e si realizza grazie al contributo di Enel.

Alla manifestazione,per motivi di sicurezza, non potranno partecipare più di 60 persone. Restano ancora circa 30 posti disponibili. Chi volesse intervenire deve inviare una Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

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