fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Piazza del Mercato: un “microcosmo” cittadino, tante storie di vita e prodotti freschissimi In evidenza

di Anna Mori – Inizia oggi il nostro viaggio nel mondo del mercato ortofrutticolo di Piazza Cavour.

Inizia oggi un viaggio alla scoperta delle bellissime storie degli ambulanti di Piazza del Mercato, di chi ogni giorno si sveglia prima dell’alba per garantire prodotti sempre freschissimi. Tradizioni portate avanti da figli e nipoti, e altre che sono iniziate più di recente, con un unico comune denominatore: il grande amore per la Piazza.

Gli ambulanti di Piazza del Mercato si sono riuniti in Associazione recentemente, creata per “coinvolgere più anime possibili”, dice il “Market Manager” Bryan Herdocia, che ci conduce alla scoperta di questo “microcosmo” cittadino. Iniziamo quindi il nostro viaggio.

Gabriele Briganti, Banco n. 55

Gabriele è il Presidente della neo nata Associazione, che lui vuole sottolineare è apolitica ed è stata fondata per portare i bisogni e le proposte della Piazza interagendo con l’Amministrazione. “Ci vuole un’unica voce – dice Gabriele – dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione”.

Gabriele racconta la storia della sua attività: “La nostra licenza è stata aperta tanti anni fa, è la numero 35, quindi direi che risale praticamente a quando è nata la Piazza a fine ‘800. L’abbiamo acquistata da un’altra famiglia nei primi anni 2000. Ho scelto di intraprendere questa strada perché mi piaceva poter lavorare qui in Piazza.

Dai tempi del mio trisnonno abbiamo i campi a Sarbia, dove produciamo arance e mandarini, una particolarità perché di coltivazioni di mandarini non ce ne sono molte nella nostra zona. I clementini sono siciliani e calabresi, siamo verso la fine, ma sono prodotti italiani.

Come prodotti di stagione abbiamo i kiwi che produciamo a Riccò del Golfo, ma stanno per finire perché i prodotti locali sono pochi e terminano in fretta. Poi pienissima stagione per arance di qualsiasi tipo e anche queste sono nostre: quest’anno ce ne sono tante, sono piccole ma molto succose, si pagano meno e rendono come quelle più grosse, che costano di più.

Per stare al passo con i tempi e con le esigenze dei clienti che cambiano, ci vogliono idee nuove, dobbiamo sempre rinnovarci. Ad esempio lavorando alcuni prodotti di qualità: abbiamo una manciata di buone fragole? Bene, facciamo uno spiedino da consumare all’istante specificando che si trattano di un’eccellenza locale. Il futuro è lavorare il prodotto e proporlo anche mettendo tavoli e sedie per il consumo diretto sulla Piazza.

Abbiamo alcuni prodotti di nicchia, ad esempio le patate della Sila. Non ce ne sono molte, per la coltivazione non vengono usati anti germinativi per cui non possiamo tenerle all’aria in esposizione, ma dentro una scatola sigillate. E’ difficile far conoscere al cliente queste opportunità, chi viene deve chiedere. Il cliente si deve fidare di noi, se si trova un prodotto non buono noi lo sostituiamo, questo succede solo in Piazza dove il rapporto con il cliente è diretto”.

Fabio Frattacci banco 159 prodotti ittici

Bryan, il “Market Manager” ci presenta Fabio e spiega che insieme a lui hanno servito anche tanti yacht con chef importanti e da lì è nata la loro amicizia. Fabio ha fatto capire ai suoi colleghi che vendono prodotti ittici l’importanza di unirsi in associazione, è il coordinatore e portavoce della sua categoria in Piazza.

“Siamo uniti perché i problemi sono per tutti uguali. Abbiamo prodotti di eccellenza, lo comunichiamo al cliente anche tramite i social. Il nostro prodotto di nicchia è l’acciuga di Monterosso, la stagione va da marzo a settembre. Abbiamo tutti prodotti nostrani che arrivano dalla Spezia: gamberi e scampi dei nostri pescatori.

Porto a domicilio il pesce già pulito. Ora le persone non riescono a venire con le macchine perché manca parcheggio o per la questione dell’Euro 4, quindi andiamo noi a casa del cliente.

E’ già 22 anni che sono in piazza, i miei zii zono tutti pescatori, mio fratello vende il pesce all’ingrosso, è una tradizione di famiglia ed è un lavoro che amo molto, ho iniziato a 15 anni e ne ho 37, non voglio perdere tutto questo”.

Federico Minerva, Banco n. 202 prodotti ittici

“Cerchiamo di dare tutti i giorni prodotti freschissimi dei nostri pescatori locali. C’è anche pesce che arriva da fuori tipo il salmone norvegese.

A parte il servizio, trattiamo e parliamo direttamente con il cliente. Consigliamo a volte come cucinare il prodotto. Ad esempio in questo momento ci sono triglie un po' grandi: vendute così sono difficili da consumare, quindi noi le sfilettiamo e puliamo e le persone tornano a comprarle.

Proponiamo ad esempio la cotoletta di nasello fresco, le persone apprezzano molto queste proposte e per il successo che abbiamo avuto, ho dovuto anche assumere un ragazzo che mi dà una mano per la lavorazione dei prodotti.

Sono cambiate le abitudini e quindi il modo di lavorare. Un tempo il cliente veniva, comprava un chilo di acciughe e andava a casa a pulirle. Ora le persone non hanno tempo, pochi cucinano e quindi il cliente se trova il prodotto pulito e pronto, sempre fresco, fa prima una volta andando a casa.

Il nostro mercato è unico e originale, per noi sarebbe importantissimo avere una struttura fissa e chiusa dove poter lavorare meglio il prodotto, stare al caldo.

Ho scelto 23 anni fa questo lavoro. Da Gallipoli sono venuto alla Spezia per trovare un’occupazione, ho lavorato in un ristorante, poi nel giorno di chiusura davo una mano ad una signora che lavorava qui. Quindi, ho scelto di farlo diventare un lavoro a tempo pieno. In questi 23 anni abbiamo sempre cercato di evolverci per seguire il cliente al meglio e per adattarci alle esigenze che cambiano.

La nostra offerta è molto varia, diciamo sempre al cliente che si viene in Piazza e si vede che cosa offre il mare ogni giorno. E’ un lavoro molto stimolante perché cambia sempre”.

Stefano Buccellato Banco 196 prodotti ittici

“Mio padre è in Piazza dal 1987, io ho ereditato la sua attività, anche se ancora oggi mi viene ad aiutare. Penso che il nostro mercato sia unico perché riusciamo a garantire pesce fresco tutte le mattine e non solo. Garantiamo qualsiasi servizio al cliente, dalla pulitura alla sfilettatura, con consegna a domicilio, soprattutto dopo il lock down che ci ha visti costretti a garantire questo servizio.

Sono contento del mio lavoro, si potrebbe lavorare meglio, forse noi giovani abbiamo una mentalità diversa. Al giorno d’oggi se non si propone un prodotto lavorato si è tagliati fuori, il cliente è più esigente rispetto al passato. Tanti clienti li ho ereditati, tanti li ho fatti da solo, qualcuno lo perdi e qualcuno lo acquisti, è una ruota che gira.

In questo momento vanno molto calamari, totani, seppie e polpi. In questi giorni vendiamo gamberi a buon prezzo, un po' meno i pesci d’arrosto. Dopo le feste si vendono tanti naselli e sogliole perché le persone si mettono a dieta”.

Claudia Remedi Banco n. 25 frutta e verdura

“Gestisco il banco insieme a mio cognato, io sono originaria di Pignone, produciamo e vendiamo le patate, il nostro prodotto di punta. Facciamo parte dell’associazione dei “Produttori delle Patate di Pignone”, quindi garantiamo che il prodotto venga coltivato secondo regole ben precise, dalla semina alla raccolta, all’uso dei concimi naturali.

Abbiamo altri prodotti nostri, per quello che non produciamo, in periodi particolari dell’anno, ci appoggiamo ad altre aziende agricole della zona, sia della Val di Vara che della Val di Magra. I limoni li prendiamo dalle Cinque Terre, cerchiamo di spaziare nel territorio intorno a noi.

Abbiamo scelto questa politica quando abbiamo deciso di iniziare questa avventura. Il banco già esisteva prima: sia io che mio cognato siamo stati lasciati a casa dal lavoro e quindi abbiamo deciso di iniziare l’attività 10 anni fa. Siamo contenti della nostra scelta, anche se i tempi non sono molto favorevoli. Abbiamo riscontri buoni, le persone hanno iniziato a conoscerci e ad apprezzarci.

Facciamo consegne a domicilio per chi vuole e pubblicizziamo i prodotti sui social, avviati durante la pandemia. La clientela ci contattava tramite messaggio, cosa che è possibile ancora oggi. Abbiamo una nicchia di clienti affezionati, che spesso ci pubblicizzano con il passaparola”.

Simone Pisarelli, Banco n. 24 frutta e verdura

“Mia mamma ha avviato questa attività più di 34 anni fa, lei è il capo e io sono il suo aiutante. Prima c’erano anche mio papà, il nonno e la nonna. Sono qui da una vita, contento di questa scelta, a volte venivo ad aiutare anche quando andavo a scuola.

La maggior parte dei prodotti viene dal mercato di Sarzana, poi il martedì, il giovedì e il sabato un contadino da Camaiore ci porta rucola, costonette, foglia di quercia, radicchio, bietola, cavoli neri. Le zucche, i pomodori, i peperoni e le melanzane vengono da produttori della Sicilia. Altri prodotti dall’Emilia, i carciofi Sardi, insomma piccoli produttori da tutta Italia.

Uno dei servizi che diamo al cliente è quello di rimanere in Piazza anche al pomeriggio, dal martedì al venerdì. Tanti clienti mi hanno visto crescere, li conosco fin da bambino e ora mi emoziona sempre incontrarli, perché sono come una famiglia per me”.

Barbara Esposito, Banco n. 19 pane e prodotti da forno

“Porto avanti questa attività che è una tradizione di famiglia nata quarant’anni fa. Prima del periodo della pandemia era presente anche mia mamma, ora gestisco da sola il banco molto orgogliosamente.

Una volta mio papà faceva il pane, ora siamo diventati rivendita. I nostri prodotti spaziano dal pane cotto a legna a quello al forno, alla focaccia e a diverse qualità di torte di verdura”.

Cosetta Fontana, Banco n. 57 e 23, frutta e verdura uno, legumi, frutta secca e disidratata, farine e spezie l’altro

“Il banco della frutta è partito con i miei genitori negli anni ’80, mentre quello delle spezie l’ho avviato io 12 anni fa. Ho seguito per passione questa tradizione di famiglia, adoro stare in Piazza. Come altri miei colleghi, siamo presenti tutto il giorno da martedì a venerdì, orario continuato, e portiamo le spese a domicilio.

Nel banco della frutta e verdura vendiamo sempre prodotti di stagione. Nel banco delle farine, invece, abbiamo frutta essiccata e disidratata, con e senza zucchero, noci, mandorle, tutti prodotti di primissima categoria, da alta pasticceria. Abbiamo tutti i legumi secchi, la mesciua, tante farine, anche particolari, del nostro territorio, farina di castagne, mais e altri tipi, e poi, tutte le spezie possibili.

La maggior parte della clientela ha una certa età e viene in Piazza per passione. Al pomeriggio non passano gli stessi clienti del mattino, si abbassa molto l’età media: le persone che passeggiano in centro, ci notano e vengono da noi a comprare. Contiamo tanto sul parcheggio a rotazione che ci hanno promesso, proprio per garantire più passaggio”.

Daniela Peschiera, Banco n. 62 frutta e verdura

“Questa attività è una tradizione di famiglia, l’hanno avviata i genitori dei miei suoceri, probabilmente quando è iniziata la Piazza, lavoravano ancora sotto i tendoni. Io porto avanti il banco da 40 anni.

I prodotti li acquistiamo a Sarzana. Poi ho un contadino, sempre a Sarzana, che mi dà prodotti di stagione. Ora c’è la bietola, il cavolo nero, la catalogna, la lattuga, a volte i porri e i finocchi. Questo periodo è buono per la verdura, arrivano i carciofi, il cavolfiore, i rapini, i broccoli, invece d’estate c’è poco prodotto.

Ho clienti storici che chiamo “fedelissimi” da tantissimo tempo, ero una ragazzina quando ho iniziato, molti mandano anche i loro figli. Questo un tempo era chiamato “Banco di Marinella” perché prendevamo tutti i prodotti della “Tenuta di Marinella”, ora purtroppo ha chiuso.

Durante il COVID abbiamo acquistato tanti clienti, quando abbiamo iniziato a promuoverci con i social, attività che stiamo portando avanti anche oggi. Consegniamo gratuitamente a domicilio e c’è la possibilità del POS. Possono scrivere e telefonare, anche per sapere cosa abbiamo. A volte i clienti mi chiedono di mandare un video per vedere cosa abbiamo e poi mandano la lista, perché con loro si è instaurato un rapporto davvero speciale”.

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Articoli correlati (da tag)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.