fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Costa chiede la riforma del codice degli appalti In evidenza

Secondo il leader di Liguria Popolare è fondamentale per fare ripartire il Paese.

 

“La ricostruzione del ponte di Genova rappresenta l’Italia che sa rialzarsi e ripartire – afferma il Presidente di Liguria Popolare Andrea Costa - per ripartire e dare il via alla cosiddetta “Fase2”, in un Paese come il nostro così appesantito dalla burocrazia, dai numerosi passaggi autorizzativi e approvativi, spesso in conflitto fra loro, dev'esserci una discussione seria sul Codice degli appalti e sulla necessità di snellire le sue procedure.”.

“Il Codice degli appalti attuale è troppo complesso per i piccoli e medi interventi tipici dei Comuni – prosegue Costa - fissa rigide procedure che non si preoccupano della qualità dei lavori ma solo di ostacolare una presunta corruzione generalizzata. Non lascia alcuna autonomia gestionale e responsabilità tecnica ma trasforma gli Enti in meri esecutori di procedure”.

“Ad esempio i controlli in fase di affidamento sono troppi, ogni stazione appaltante ha una lista di verifiche che è tenuta a fare sull’operatore vincitore dell’appalto: casellario giudiziario, carichi pendenti, tribunale fallimentare, white list Prefettura, DURC, regolarità Agenzia Entrate, ANAC annotazioni riservate, ANAC casellario, Antimafia BDNA, Camerale – afferma il Presidente della IIIa Commissione Attività Produttive e Lavoro della Regione Liguria – bisognerebbe avere un’anagrafe centralizzata dove con un solo controllo da fare risulti se la ditta è in possesso o meno dei requisiti”.

“Le varianti in corso d’opera, ovvero le modifiche al contratto, rappresentano una necessità che l’art. 106 ha reso quasi impossibile – continua Costa, che ha alle spalle un’ esperienza decennale da Sindaco - come se fossero il peccato capitale dei lavori pubblici, con vincoli rigidissimi, obbligo di comunicazioni ad Anac, di formalità di riapprovazione. Tuttavia chiunque abbia progettato e diretto lavori pubblici sa che arrivare in fondo a un lavoro senza qualche variazione è praticamente impossibile. ".

“Troppi aspetti sono da rivedere e semplificare, dalla direzione lavori che deve essere resa più flessibile alla necessità di limitare la questione scottante dei subappalti che la visione europea invece dice di lasciarla nella massima libertà ma che invece rappresenta una stortura dove troppo spesso le regole vengono disattese – conclude il leader dei popolari - Oggi per ripartire serve crescita e occupazione e per questo serve una burocrazia trasparente e efficiente. Le regole ci devono essere e chi non le rispetta deve essere severamente punito ma si rende necessaria una semplificazione ”.

IMG-20200330-WA0015.jpg

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(1 Vota)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.