Il gruppo di La Spezia Popolare in consiglio provinciale: "Chiediamo che il 30% dei 900 mila euro incassati siano destinati alla viabilità e all'edilizia scolastica".
L'Ente di via Veneto dal 2015 affronta gravi carenze finanziarie provocate dalla legge di bilancio promulgata dal Governo di allora per quell'anno e dagli effetti della Legge cosiddetta "Delrio". Uno dei principali strumenti che la Provincia ha adottato per colmare il deficit da mancati trasferimenti è stato quello di un massiccio processo di alienazione del proprio patrimonio immobiliare.
"La vendita dell'autorimessa per complessivi 900.150 euro è senz'altro una boccata d'ossigeno per la liquidità dell' Ente – dichiara il Vicepresidente con delega al Patrimonio Francesco Ponzanelli, con soddisfazione del gruppo provinciale La Spezia Popolare - Il risanamento del bilancio è un input preteso dal Testo Unico degli enti locali ma insieme al mio gruppo chiediamo legittimamente di dirottare una parte di questi introiti per i servizi che dobbiamo assicurare a tutta la cittadinanza".
"In vista della seduta di Consiglio provinciale di venerdì 8 maggio abbiamo presentato un apposito Ordine del Giorno affinché il 30% delle risorse provenienti dalla vendita siano destinate alla manutenzione della viabilità provinciale e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico – affermano i Consiglieri Francesco Ponzanelli, Antonio Solari e Claudia Gianstefani – Inoltre chiediamo che la rimodulazione del piano di rientro della condizione di pre-dissesto della Provincia debba essere necessariamente soggetto a modifica. In questo momento straordinario della nostra storia, non reputiamo sia politicamente sostenibile assegnare priorità esclusiva al deficit dell'Ente che, peraltro, non è provocato da una sua attuale cattiva amministrazione ma dai tagli indiscriminati operati dai Governi di centrosinistra di allora".
"Alla politica il compito prioritario di dare risposte ai cittadini – conclude il gruppo dei popolari in consiglio provinciale – auspichiamo in consiglio un confronto costruttivo perché soddisfare le esigenze della collettività non ha colore politico".