L’iniziativa dell’associazione Pro Vita & Famiglia è un'offesa alle donne, alla libertà, alla scienza e alle conquiste democratiche che sono state condotte con sacrificio nel nostro Paese. Una iniziativa, dunque, che non può non esser condannata!
Viene sfruttato lo slogan “dallapartedelledonne” per diffondere un messaggio oscurantista e diseducativo sulla pillola RU486.
Stare dalle parte delle donne non vuol dire ricorrere a messaggi e immagini ignoranti e superficiali, bensì garantire loro la libertà di scegliere individualmente e di accompagnarle in un percorso che è tutt’altro che semplice.
È necessario rivendicare un diritto riconosciuto dallo Stato e sancito dalla legge del 22 maggio 1978, n. 194.
In Italia circa 7 ginecologi su 10 sono obiettori di coscienza, una percentuale sicuramente troppo elevata in una nazione che ha fatto dell’emancipazione e della libertà i suoi punti cardine. Su questo la politica e le associazioni serie dovrebbero impegnarsi.
Linea Condivisa chiede pertanto alle amministrazioni comunali liguri di non autorizzare, o di rimuovere i cartelli dell'associazione Provita & Famiglia che hanno fatto la loro comparsa a partire dalla città di Genova. L'informazione divulgata, tra l'altro, è palesemente falsa. Una fake news che non può essere tollerata.
Crediamo, invece, che debba essere avviato un percorso che porti alla piena attuazione della legge 194 a partire dall'informazione fino ad arrivare alla garanzia di aver sempre disponibile, nei servizi pubblici, uno staff medico e sanitario non obiettore.
Linea Condivisa - La Spezia
Francesco Battistini