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Ravera (Rifondazione): "Il collettivo Delta Tau Kai? Qualcosa di fresco in città"

Rifondazione Comunista interviene nel dibattito avviato dal neonato Collettivo "Delta Tau Kai", sottolineando l'importanza e la centralità delle questioni evidenziate, le quale contengono una lucida analisi circa lo stato della nostra città e le sue prospettive.

Ci permettiamo di osservare che non si tratta solo di questione giovanile. I ragazzi del "Delta Tau Kai" parlano di cittadinanza, spazi, possibilità, diritti, precariato: tematiche che vanno portate fino al cuore del dibattito politico e culturale, perchè porle solo come questione giovanile rischia di essere una derubricazione; ma anche perchè crediamo che la questione giovanile non sia altro che una delle tante contraddizioni strutturali del capitalismo neoliberista.

Va dato spazio ai giovani perchè se lo meritano, perchè negli anni, in questa città, hanno dato prova di saper sperimentare, creare, organizzare. Ne sono prova i locali sorti sulla scia della Skaletta quando, anni novanta, sembrava una follia un luogo dove fare musica dal vivo, ed invece, pochi anni dopo, "las*pezia city rockers" era un termine conosciuto in tutto il mondo della musica alternativa e non mainstream.

La città ha sempre avuto fermenti culturali vivaci ed interessanti, nati dal basso tramite le pratiche dell'autorganizzazione e lontane dalle logiche del mercato: nella prima decade del XXI secolo si sono moltiplicati i luoghi capaci di produrre live musicali, mostre, spettacoli, esposizioni, offrire la possibilità di aggregazione senza dover pagare biglietti di ingresso nè tanto meno andare fuori città.

Ultimamente tale spinta propulsiva sembra essersi affievolita. Le ragioni possono essere molteplici, certamente la crisi ha influito, ma non si possono negare disattenzioni, chiusure, incomprensioni da parte della città nel suo complesso, a cominciare dalla politica, la quale dovrebbe essere in grado di compiere la sintesi tra le diverse esigenze e sensibilità. Spezia deve essere in grado di valorizzare le idee, le competenze, i fermenti che nascono dal basso.

L'amministrazione cittadina può farlo mettendo a disposizione luoghi, spazi e saperi, deve saper ascoltare, condividire, mettere in rete persone, gruppi, musicisti, compagnie teatrali, scrittori, sceneggiatori e quanti producono e consumano arte e cultura.

Le scelte devono essere partecipate, aperte alle indicazioni, alle sollecitazioni, e perchè no, alle critiche sia degli operatori del settore che dei semplici fruitori. E non condividiamo la discriminante, indicata dal Sindaco, circa gli spocchiosi. Speriamo fosse solo una battuta, perchè gli elementi soggettivi non possono essere alla base di valutazioni dirimenti, ma si deve dare centralità alle competenze.

I governi nazionali hanno massacrato anche la cultura, ma la mancanza di fondi non può essere la scusa per l'immobilismo. Esiste un capitale di idee, di sollecitazioni, di saperi da sviluppare e da mettere in sinergia tra loro.

E' necessario un cambio di rotta, perchè la cultura la si fa 365 giorni l'anno, non bastano alcuni eventi spot per dare il segno di una politica culturale coerente ed efficace. Sono più utili sale prove a prezzo popolare rispetto ad un concerto di qualche star capace di riempiere lo stadio.

La discussione sviluppatasi attorno agli enti e alle isituzioni culturali è senza senso: si parla troppo di contenitori e poco di contenuti. Il ragionamento del chi su quale poltrona non da risposte alle questioni poste dai ragazzi del "Delta Tau Kai", e da il senso di una lontananza della politica dalle questioni reali percepite dai cittadini.

Le nomine devono essere fatte in base alle competenze, ai curricula, alle idee, senza dare spazio a logiche spartitorie e senza dare adito a sospetti di meccanismi volti alla creazione di consenso e di logiche clientelari. Si potrebbe cominciare da qui, avere il coraggio di affidare la gestione di spazi a giovani che hanno competenze e capacità, creando forme di gestione aperte, condivise, partecipate.

Diego Ravera: Segreteria Provinciale PRC La Spezia,Responsanbile Politiche Sociali

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