"Lodevole l'iniziativa della nuova amministrazione comunale - prosegue - nel voler fare chiarezza nei bilanci della propria controllata (al 100%) Ameglia Servizi Turistici srl. Ora però il Sindaco di Ameglia si deve superare. Per prima cosa gli chiediamo che non vada perso un solo posto di lavoro, ma non basta , vogliamo delle risposte. Le risposte le attendiamo dal Sindaco stesso e dal nuovo amministratore della Società (nuovo si fa per dire; Avv. Santini - Ameglia Servizi Turistici S.r.l. – Membro del Consiglio di Amministrazione – Presidente – all'epoca della fondazione della Società, Sindaco Pisani, anno 2003). Vogliamo sapere: come ha fatto a formarsi un "buco" di 1.347.000 euro e dove sono finiti questi soldi; quale la "spalmatura" del debito nell'arco degli anni; se ci sono a carico di persone responsabilità civili o penali, in caso affermativo chi sono; come mai la controllata è sfuggita al "controllo" del "proprietario", il Comune di Ameglia. Se tutto rimane circoscritto al "buco" e alla situazione fallimentare si apre il campo alle fantasie dei si dice e delle voci, si fa un enorme danno prima di tutto ai dipendenti e a seguire a persone che sono state amministratori comunali o amministratori della Società che magari hanno lavorato convinti di essere in buona fede e seriamente. Non dimentichiamo che la Società ha avuto nell'arco degli anni: presidenti, consigli di amministrazione, revisori dei conti e Sindaci Comunali che si sono succeduti, e fare di ogni erba una "fascio" non è serio se appunto alla fine qualcuno risultasse estraneo al dissesto. In conclusione poniamo al centro dell'operazione la salvaguardia dei posti di lavoro, poi fuori tutta la verità e chi ha sbagliato deve pagare, se c'è del marcio deve uscire. Se ci saranno rilevanze penali il Comune si costituisca parte civile. Non vogliamo che il fetore di Roma lambisca minimamente Ameglia. Quattordici famiglie (dei dipendenti) faranno un triste Natale".