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Ripa, Casabianca (PD): "Non basteranno cinque mesi per un senso unico alternato" In evidenza

La strada SP 31 della Ripa è chiusa dal giorno di ferragosto ma a dire il vero i lavori strutturali nella zona centrale, quella più critica, che si trova tra l'impianto della Aereonautica e l'incrocio con la comunale che sale a Vezzano, sono iniziati soltanto il 9 novembre a quasi 3 mesi dalla chiusura.

E' stato sbandierato a tutti i venti che la strada sarebbe stata riaperta prima delle feste di Natale con date giornalmente annunciate e poi immancabilmente smentite.
A tutt'oggi purtroppo non siamo ancora in grado di sapere se la strada verrà riaperta a gennaio o addirittura a febbraio 2016, pertanto è evidente che sulla Ripa ci si è incartati.
Non ha nessun senso aspettare 5 o 6 mesi e poi riaprire con una viabilità dimezzata con un senso unico alternato, che creerà interminabili code sia a Bottagna sull'incrocio del Buonviaggio, sia a Fornola fino alla rotatoria.
Infatti un senso unico alternato a tempo indeterminato, non essendoci nessun cronoprogramma sulla continuazione dei lavori per riaprire nei due sensi di marcia, durerà non meno di 2/3 anni. Mi immagino già le code interminabili quando in primavera-estate il traffico aumenterà oltre i quasi 20.000 veicoli che normalmente circolano sull'arteria.


Credo che a questo punto la cosa più sensata sia che la Regione Liguria conceda alla Provincia, che purtroppo non dispone di risorse, i fondi necessari, circa 3/400.000 euro che erano già stati richiesti nel mese di settembre dalla Provincia.
Con queste nuovi stanziamenti in circa 30/45 giorni si possono aumentare le difese sul versante con geostuoie e ulteriori reti paramassi. Con un versante più protetto la barriera di geoblocchi alta 3 metri, che si sta costruendo al centro della carreggiata, si potrà arretrare di circa 1,5 metri e questo permetterà di ottenere la larghezza minima necessaria per riaprire la strada nei due sensi di marcia per motoveicoli e autoveicoli.


Credo non si possa tenere ancora per molto in estrema sofferenza la viabilità di un territorio compreso tra la bassa Val di Vara e l'alta Val di Magra che rappresenta sia per abitanti che per attività economiche una parte fondamentale dell'intera Provincia.

 

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