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Paita (PD): "La strategia di Costa ha fatto flop e danneggia La Spezia" In evidenza

"Il consigliere spezzino Costa di Ncd è di fronte a un dilemma: non sa se stare col territorio o con la maggioranza di centrodestra, visto che le due cose, spesso, sono in contraddizione fra loro. Anche perché rammentiamo che in Liguria sostiene Toti e a Roma Renzi". Lo dice la capogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria Raffaella Paita in riferimento agli ultimi interventi dell'esponente del Nuovo Centro Destra.

"Costa – continua Paita – dice di voler difendere il territorio da cui proviene, La Spezia, ma poi in Consiglio regionale è costretto a votare compatto con la destra provvedimenti che mortificano questa parte di Liguria".

Secondo la capogruppo del Pd tra i tanti esempi lampanti di questa contraddizione, due saltano soprattutto agli occhi. "La prima brutta figura Costa l'ha fatta sui treni – sottolinea Paita – visto che il nuovo orario dell'assessore Berrino taglia molti convogli tra il levante genovese e lo spezzino, creando non pochi problemi ai pendolari della zona. Di fronte a questa situazione, a cui si devono aggiungere anche i 4 euro a fermata lungo la linea delle Cinque Terre, Costa finora si è dimostrato irrilevante all'interno della maggioranza che sostiene (in Liguria), non essendo riuscito a rimediare ad alcun errore commesso dai suoi".

Il secondo esempio, continua Paita, riguarda il tema del commercio. "Anche in questo caso – spiega la capogruppo Pd – la strategia del doppio forno di Costa ha fatto flop. Il consigliere di Ncd, visto che viene dalla provincia spezzina, dovrebbe sapere bene che La Spezia è una delle città meno care d'Italia, data la pluralità degli operatori che lì esiste da oltre vent'anni. Più precisamente dalla fine degli Anni Novanta. Me lo ricordo perché all'epoca ero capogruppo del Pds in Comune ed è stata proprio quell'amministrazione a dare l'ok all'insediamento di Esselunga. In altri territori della regione lo scenario è differente. Ma questo non significa che si possano cambiare le regole e aprire le porte un'invasione indistinta di centri commerciali, mascherando quest'intervento con l'obiettivo di aumentare la concorrenza. Ripeto: la concorrenza alla Spezia c'è già e il provvedimento della Giunta Toti è dannoso perché rischia di distruggere il commercio nella piazza del mercato e nel centro storico della città. E così da una parte si fa una legge per le piccole botteghe (senza neppure finanziarla) e dall'altra si apre all'arrivo dei mega supermercati".


Insomma, secondo Paita, "Costa a furia di stare a Roma da una parte e in Liguria dall'altra, finisce solo per stare contro La Spezia"

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