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Bianchi: "La situazione è tragica, occorre cambiare subito" In evidenza

di Elena Voltolini - Lavoro, famiglia, ambiente: sono le parole chiave della lista che il suo fondatore non esita a definire "lista delle partite iva".

“Siamo una lista civica di partite iva, persone abituate al lavoro che conoscono i problemi della nostra società”: inizia così, Gianfranco Bianchi, con questa brevissima descrizione, la presentazione della lista che porta il suo nome e che alle amministrative di giugno sosterrà la candidatura a sindaco di Pierluigi Peracchini, presente anche oggi al suo fianco.

Poi Bianchi svela subito il significato dello slogan “31.000 e ora basta”, che da giorni circola su facebook ed ha destato non poca curiosità: “31.000 sono le persone che dal 1971 ad oggi sono state perse dalla città, il periodo coincide con quello delle giunte di sinistra. La Spezia sta invecchiando e le nascite sono sempre meno: o la città cambia questa volta o è destinata a sparire”.

Poi entra nel vivo di quella che è, secondo il suo punto di vista, l'attuale situazione spezzina: “Sono stato Presidente della Camera di Commercio e ho chiara la percezione della situazione economica delle famiglie e delle aziende, credetemi la situazione è tragica: occorre cambiare subito”.

Come?
“Il primo fattore sul quale agire – prosegue Bianchi - è l'ambiente: La Spezia deve essere una città eco-sostenibile. Bisogna procedere con le bonifiche: in mare, nel suolo e anche migliorare la qualità dell'aria.
Ma non solo. Per città eco-sostenibile intendo una vera e propria città pilota: una città, ad esempio, che si basi sulla mobilità elettrica che può trasformare la viabilità.
Se non avremmo chiara la politica dell'ambiente non potremmo perseguire la politica del turismo.
Progetti eco-sostenibili devono essere alla base anche della ridestinazione delle aree Enel: non possiamo pensare soltanto all'oggi, come si faceva una volta, occorre pensare anche al domani.
La Blu Economy sarà la strada del futuro e investiremo nelle nuove tecnologie. Non è un caso che il Presidente di Promostudi, Giuseppe Bono, è anche l'Amministratore Delegato di Fincantieri.
Abbiamo perso economie importanti che creavano indotto senza che la politica battesse ciglio! Dobbiamo impegnarci per riportare a casa quello che abbiamo perso".

Ambiente è una delle parole chiave della lista, un'altra, come sottolineato già in apertura della presentazione, è lavoro ed il focus è soprattutto sul mondo delle partite iva e delle piccole imprese: “Dalla giunta Pagano in poi il commercio non è stato più nei pensieri dell'amministrazione; se non fosse stata la Camera di Commercio ad occuparsi del problema parcheggi e dare risposte, avremmo avuto una continua emorragia di posti auto in centro, con significative ricadute negative sul commercio. Le tasse sul commercio e sulle imprese sono troppo alte, non possiamo più andare avanti così: la desertificazione continua e le città sono sempre più fatiscenti.
Anche la sicurezza è importantissima: occorre monitorare la città con le telecamere per individuare i delinquenti ed anche la micro-criminalità”.

Lavoro è commercio, ma non solo: un importante bacino per nuova occupazione può essere anche il turismo: “Il turismo, è vero, è in crescita ma siamo sempre la Cenerentola della Liguria - sottolinea Bianchi - dobbiamo lavorare per aumentare la presenza, permanenza e la dislocazione del turista. Spezia deve ambire a diventare l'hub dell'intera provincia. Deve essere portata avanti anche una dura lotta agli abusivi del turismo. Chiederò l'abolizione del vincolo alberghiero (giunta Burlando ndr), gli albergatori devono essere liberi di scegliere.
Un progetto importante è quello del waterfront: oltre 300.000 di spese della comunità e non è stato realizzato ancora nulla.
Gli spezzini non hanno neppure una spiaggia: giusto il progetto del diga-beach e quindi ripristinare un trasporto marittimo nel Golfo che, guarda caso, è stato abolito nel 1971.
Anche la cultura può essere fonte di turismo. Non deve più essere un costo, ma un investimento, abbiamo delle cattedrali nel deserto quindi dobbiamo creare dei pacchetti preconfezionati e venderli ai visitatori della nostra città. Il museo navale è il punto di forza e di partenza: se aiuteremo la Marina a creare un network per promuoverlo avranno di riflesso risultati anche gli altri centri culturali”.

L'ex Presidente della Camera di Commercio affronta poi molteplici altre tematiche, tutte inserite nel programma della propria lista. Dallo sport "che deve essere supportato perchè è una filosofia di vita" alle "periferie da rivalorizzare e fare crescere", alla raccolta rifiuti "il cui sistema va diversificato tra centro e periferia".

Le conclusioni sono affidate al candidato sindaco Pierluigi Peracchini : “Troviamo una situazione disastrosa, sotto tutti i punti di vita. Dobbiamo ricreare quelle condizioni di vita che permettano ai giovani di formare una famiglia e mettere al mondo dei figli; alla Spezia nascono 700 bambini (inclusi i figli di extracomunitari) e muoiono più di 1000 cittadini ogni anno, per un saldo, quindi, che è molto negativo. Rischiamo l'estinzione.
Noi vogliamo dare una speranza, invertendo questo trend: occorre cambiare subito. Per farlo abbiamo bisogno della vostra fiducia, altri 5 anni così Spezia non può reggerli”.

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