Se una famiglia si riempie di debiti sotto forma di mutui è una famiglia indebitata cioè “inguaiata”. Hanno poco da giocare con le parole i maestri del funambolismo politico del PD.
Sono 48, i milioni di debiti da estinguere, non noccioline. E sono soldi da restituire alle banche che graveranno pesantemente sulle spalle degli spezzini e che costringeranno l’amministrazione ad essere molto abile per poter garantire i servizi e gli investimenti necessari senza danneggiare ulteriormente i conti del Comune, più di quanto fatto finora dalle amministrazioni di centrosinistra che hanno governato la città in questi ultimi 40 anni.
Altrimenti finirebbero per salire ulteriormente le tasse e il costo dei servizi. E questo gli ex amministratori del PD lo sanno bene... anche se fanno finta di non capirlo, oltre che non volerlo ammettere.
Economicamente, e non solo, la città è stata amministrata in modo sciagurato e per rendersene conto basta guardare la situazione delle strade, dei marciapiedi, oltre che l’impoverimento diffuso in cui Spezia versa. Una città che viene ridotta così o è una città senza soldi in cassa o è stata amministrata da manigoldi che del decoro se ne sono sempre fregati!
La realtà è che i debiti vanno pagati, e questo limita drasticamente la capacità d’investimento. E poi ci sono i cosiddetti debiti indiretti che segnano un rosso di 143 milioni di euro....
E c’è stata anche la sistematica alienazione dei beni posseduti: tanto per citarne uno, le azioni della Salt, malamente vendute o forse svendute per far fronte alla necessità di fare cassa, dopo lo scempio di Piazza Verdi e non solo.
E’ buona prassi in ogni famiglia perbene cominciare a farsi due conti in tasca prima di intraprendere nuove spese.
Raccontare frottole o giocare sui termini lessicali come sta tentando di fare il PD crea solamente confusione e disinformazione.
La stessa che da anni vediamo anche sul piano nazionale dove a fronte dell’impoverimento costante della gente ci sentiamo raccontare che l’Italia è in ripresa e l’occupazione in aumento. Si forse. All’estero però, dove i nostri giovani sono costretti ad andare! Dunque ora capiamoci come volete che vengano definiti i debiti da voi contratti? Un buco, una voragine o una montagna? Ditecelo e poi andiamo avanti!
Massimo Baldino Caratozzolo
Consigliere Comunale Per la nostra città